Un piano per la sicurezza del Fermano: «Confronto con i sindaci e stop ai campanilismi»

Compagnie dei carabinieri, impegno dei consiglieri Marinangeli e Putzu «Sbagliato continuare a tirare la corda e parlare di progetti irrealizzabili»

Un piano per la sicurezza del Fermano: «Confronto con i sindaci e stop ai campanilismi»
Un piano per la sicurezza del Fermano: «Confronto con i sindaci e stop ai campanilismi»
di Domenico Ciarrocchi
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Sabato 20 Gennaio 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 12:00

FERMO - Compagnia dell’Arma da spostare, meno lotte di campanile e più coinvolgimento dei sindaci sulla scelta definitiva: è quanto rimarcano i consiglieri regionali di maggioranza Andrea Putzu e Marco Marinangeli sul caso del trasferimento della compagnia da Montegiorgio a Porto Sant’Elpidio. Nel piano è prevista anche la chiusura della stazione di Santa Vittoria mentre per Montegiorgio si parla della possibile trasformazione da compagnia a tenenza per garantire una presenza consistente di forze dell’ordine anche per la zona dell’entroterra.

L’appello

I due consiglieri regionali intendono «convocare gli amministratori di tutti i 40 Comuni della provincia per arrivare alla stesura di un documento condiviso da sottoporre agli organi di governo, che ottenga la miglior soluzione possibile per garantire una copertura omogenea del territorio da parte delle forze dell’ordine».

Una presa di posizione che arriva in un momento in cui si accende lo scontro fra l’entroterra, che difende la compagnia a Montegiorgio, e la costa che, allarmata dall’aumento dei reati e dai problemi di ordine pubblico in alcune zone, soprattutto Lido Tre Archi e il centro di Porto Sant’Elpidio, spinge per avere più divise in zona. Il sindaco di Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella ha parlato di un rapporto di 7 reati contro uno fra la riviera e l’interno. Ma, alla fine, si rischia di trasformare la riorganizzazione in una guerra fra Comuni. Sarebbe un errore. «L’ipotesi di riorganizzazione dei carabinieri nel Fermano - rimarcano Putzu e Marinangeli - non deve diventare né una battaglia politica, né uno scontro tra territori. È una proposta che il comando provinciale dell’Arma ha elaborato sulla base delle forze a disposizione, del contesto demografico ed economico, del numero di reati. In base a queste valutazioni, si è ritenuto che istituire una compagnia della costa fermana garantirebbe un’azione più incisiva su tutta la fascia litoranea, che ha maggiori problemi. È evidente che non debbano essere penalizzati i Comuni dell’interno, i quali non debbono subire una minore attenzione e una riduzione dei servizi».

Il governo

Entrambi ricordano come «l’attenzione del governo al nostro territorio la dimostra anche la recente presenza del sottosegretario del ministero degli interni Emanuele Prisco in Prefettura. Proprio in quella sede non sono state lanciate promesse vuote, ma si è analizzata con serietà la situazione. Una situazione che ha delle criticità, più volte evidenziate nelle varie sedute del Comitato provinciale ordine e sicurezza. È molto irrispettoso verso quelle forze dell’ordine che diciamo sempre di ammirare e che ringraziamo sempre per il grande impegno quotidiano a tutela della sicurezza pubblica, cestinare una loro proposta per una difesa di campanile. Rischiamo la stessa fine fatta anni fa con la terza corsia. A forza di tirare la corda e ragionare di progetti irrealizzabili come l’arretramento, non si è ottenuto nulla». I due criticano la mobilitazione lanciata dal consigliere regionale del Pd Fabrizio Cesetti di cui abbiamo riferito ieri con l’atto ispettivo presentato in Regione, al quale si è aggiunta una mozione dell’opposizione in Consiglio a Montegiorgio. Per i due consiglieri regionali, Cesetti punterebbe proprio a questo, a quel tirare la corda senza ottenere nulla, «quando invece in consiglio regionale sottoscrive e vota a favore le risoluzioni per ottenere un presidio fisso delle forze dell’ordine lungo la costa, così come ipotizzato dall’Arma dei carabinieri. Non servono i toni allarmistici e la contrapposizione: l’obiettivo di tutti è potenziare i servizi di controllo e la sicurezza dei cittadini, puntando ad avere dal ministero un numero di risorse e di forze superiore».

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