Fermo, Legambiente aspetta febbraio
e sulla centrale risponde alle Rsu

I lavoratori ex Sadam
I lavoratori ex Sadam
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Mercoledì 20 Gennaio 2016, 15:07

FERMO - Con l’ordinanza di ieri il Consiglio di Stato ha respinto l’istanza del Comune di Fermo di sospensione della sentenza del Tar (la n. 269/2015 del 01/04/2015) che aveva accolto l’opposizione  della Powercrop s.r.l. alla modifica al regolamento di igiene pubblica voluta dall’amministrazione Brambatti. Quella modifica  aveva  aumentato  le  distanze  di  rispetto  tra  gli  impianti  insalubri  e  le  strutture  sensibili  (scuole, strutture sanitarie, etc) e andava nella direzione  di una maggiore garanzia per la salute dei cittadini e per la tutela dell’ambiente. 

 Il  Circolo  Legambiente fermano “Terramare”  riconosce  nella  sentenza  di  martedì  scorso  un  punto  a  sfavore  lungo  il  percorso  della vertenza ma auspica fermamente che le ragioni di contrarietà al progetto di centrale possano emergere al più  presto e già col prossimo pronunciamento del Consiglio di Stato. 
 
Il prossimo passaggio sarà quello del 25 febbraio. Il Circolo Legambiente fermano “Terramare” replica all'accusa mossa da parte della RSU dei lavoratori  ex Sadam secondo cui, nel precedente comunicato del18 
gennaio,  il  Circolo  avrebbe  detto  “cose  che  non  corrispondono  alla  realtà”  specificando  che  il  25  febbraio prossimo il Consiglio di Stato si esprimerà con riferimento alla richiesta fatta dalla Powercrop di ottemperanza 
alla  precedente  sentenza  dello  stesso  Consiglio  di  Stato  (la  n.  880  del  23/02/2015).  Tale  sentenza  ha affermato che la Provincia di Fermo, nel ripetere la valutazione d’impatto ambientale (VIA), dovrà esprimersi 
sulla fattibilità del progetto indagando dettagliatamente, e nei tempi consentiti dalla legge, tutti iprofili tecnici coinvolti. Il  Circolo  Legambiente,  ribadendo  tutte  le  ragioni di  contrarietà  al  progetto  di  centrale,  ritiene  che 
debbano  essere  considerati  come  concretamente  alternativi  alla  centrale  soltanto  quei  progetti  di riconversione industriale che vanno nella direzione dell’innovazione e della sostenibilità ambientale. Gli unici progetti, per altro, veramente utili alle comunità del territorio e all’ambiente. 
 
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