In fuga dopo il furto: «Il ladro è mio figlio». Padre coraggio lo denuncia. Nei guai anche un altro ragazzo

In fuga dopo il furto: «Il ladro è mio figlio». Colpo a vuoto in casa, padre coraggio lo denuncia. Nei guai anche un altro ragazzo
In fuga dopo il furto: «Il ladro è mio figlio». ​Colpo a vuoto in casa, padre coraggio lo denuncia. Nei guai anche un altro ragazzo
di Nicola Baldi
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Mercoledì 19 Agosto 2020, 02:05

FERMO  - Padre coraggio denuncia il figlio che aveva tentato di rubare in una casa. Il caso segnalato dalla polizia risale a un paio di sere fa quando una coppia di coniugi, rientrando in casa, aveva notato qualcosa di sospetto. Davanti all’ingresso principale c’era una moto e, alzato lo sguardo, avevano visto che alcune luci delle stanze erano accese. Prima di entrare hanno subito chiamato il numero di emergenza della Questura richiedendo l’intervento della Volante e, con l’intenzione di richiamare i vicini e far desistere i ladri, iniziato a urlare “Al ladro, al ladro”.


 
Un metodo che a quanto pare ancora funziona dato che, vistisi scoperti, i due giovani che erano in casa si sono subito gettati da una finestra dell’abitazione, cadendo rovinosamente a terra; zoppicando hanno quindi raggiunto la moto e sono scappati. Ma nel corso della fuga, poco distante, hanno perso il controllo del mezzo e sono caduti un’altra volta, abbandonando un casco da motociclista e il bauletto della moto, producendosi, molto probabilmente, ulteriori escoriazioni oltre alle lesioni già riportate dopo il salto dalla finestra. Malgrado questo sono riusciti a ripartire. Poco dopo gli agenti hanno acquisito le prime informazioni dalle vittime e la polizia scientifica ha repertato gli oggetti lasciati dai ladri durante la fuga e a causa della caduta; insieme ai proprietari hanno effettuato un sopralluogo nell’alloggio, riscontrando che tutte le finestre erano state aperte, probabilmente per garantire ogni possibile via di fuga, e che le stanze erano state messe a soqquadro. Durante l’intervento di polizia giudiziaria è sopraggiunta un’auto con al volante un uomo e accanto un giovanissimo che, una volta sceso, iniziava a zoppicare mostrando numerose ferite alle braccia.

L’uomo ha subito detto agli agenti di essere il padre del ragazzo che aveva poco prima partecipato al furto e si era sentito in dovere di riaccompagnare sul posto il figlio. Il giovane confermava ai poliziotti le proprie responsabilità e consegnava agli operatori della Volante uno zaino contenente gli oggetti che i ladri erano riusciti ad arraffare prima della fuga improvvisa. Un successivo accertamento all’ospedale ha consentito di identificare anche il secondo ladro, coetaneo del primo, ricoverato a seguito delle escoriazioni riportate dopo la caduta dalla moto e con una frattura scomposta, probabilmente determinata dalla fuga dalla finestra dell’abitazione.


In considerazione degli elementi raccolti dagli operatori e dell’impossibilità a fornire giustificazioni per le lesioni, anche il secondo ragazzo alla fine ha ammesso di aver partecipato al furto. I due giovani sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente. Nella speranza che la disavventura serva per non riprovarci più.

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