Tutto è partito da alcuni genitori che hanno controllato la chat a cui erano iscritti i figli ed hanno notato contenuti a dir poco inappropriati per i minorenni. Così hanno coinvolto altri padri e madri, che a loro volta hanno fatto circolare la notizia, per arginare la partecipazione a quel gruppo ed informare le forze dell’ordine. Le indagini sono appena iniziate, gli inquirenti hanno raccolto screenshot e testimonianze per avere contezza sui materiali circolati in chat.
Vicenda nebulosa
Se così fosse, si tratta di contenuti fatti circolare da adulti, oppure autoprodotti e fatti girare dagli stessi minorenni iscritti alla chat? La vicenda è ancora nebulosa, di certo ha fatto alzare la guardia a molti genitori e insegnanti, che si stanno raccordando per evitare la partecipazione dei ragazzi a community di questo genere, o ad uscirne qualora si siano già iscritti. Non è scontato che la chat sia stata costituita da subito con l’intenzione di diffondere materiali hard. Con l’allargarsi della platea, però, per la quasi totalità composta da ragazzini, in linea di massima tra gli 11 ed i 16 anni, la piega presa dal gruppo ha virato verso un crinale molto insidioso.