FERMO - Neanche il tempo di rimettere piede in classe che 27 studenti del Liceo delle scienze umane Caro sono finiti in quarantena. Quelli del 5D dell’indirizzo Economico-sociale, in isolamento dopo che una ragazza ha scoperto di essere positiva al Covid. S’è sentita male mercoledì sera, il primo giorno di scuola. Aveva la febbre. Ha fatto il tampone ed è scattata la profilassi.
La classe è stata messa in quarantena venerdì, ma già giovedì i ragazzi non sono andati a scuola perché aspettavano l’esito del test della compagna.
La procedura
Per gli studenti vaccinati, la quarantena finisce oggi.
Scuole osservate speciali, dunque. Con i prossimi giorni che saranno decisivi per capire l’andamento dei contagi. Per provare a tenerli sotto controllo, in settimana partiranno i test salivari nei plessi “sentinella” della provincia. Tredici quelli interessati, divisi in quattro fasce, per un totale di 999 studenti tra elementari e medie. A cominciare saranno le primarie Sant’Andrea, a Fermo, e Salvadori, a Porto San Giorgio, e le secondarie di primo grado di Torre San Patrizio e Campofilone.
Poi toccherà alle primarie di San Claudio (Fermo) e di Campofilone e alla secondaria di primo grado di Grottazzolina. Nel terzo gruppo ci sono le primarie Capoluogo (Fermo) e di Petritoli e la secondaria di primo grado di Petritoli. Nel quarto le primarie di Monte San Pietrangeli e di Piane di Falerone e la secondaria di primo grado di Cascinare. È in via di definizione, intanto, il calendario delle vaccinazioni per i pazienti ultrafragili che, nei prossimi giorni, riceveranno le terze dosi. Saranno vaccinati al Murri. Prima, verranno contattati dalla Direzione medica ospedaliera per fissare data e ora.
Dopo nove mesi, sabato sarà riaperta la Rsr di Porto San Giorgio, mentre dal 4 ottobre tornerà operativa la mensa per i dipendenti del Murri, chiusa dall’inizio della pandemia. Da ottobre, sarà attivo l’ambulatorio pediatrico di Santa Petronilla, a Fermo. Trasloco in vista a Sant’Elpidio a Mare per dieci medici di famiglia che, dalla prossima primavera, si trasferiranno all’ex ospedale e che gestiranno la struttura che ha venti posti letto di cure intermedie.
I lavori
Novità anche per il Murri, dove sono partiti i lavori per dieci nuovi letti di Terapia subintensiva, che saranno pronti per l’inizio dell’anno prossimo. Poi toccherà ad altri dieci letti di Terapia intensiva. A lavori finiti, il reparto avrà venti letti di Terapia intensiva e dieci di subintensiva. È notizia di ieri che la Regione ha messo in campo 84 medici specialisti per le cure domiciliari dei pazienti Covid. Sette quelli assegnati all’Area vasta 4: tre internisti, due cardiologi e due neurologi. Collaboreranno con i medici di base e con quelli delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) per ridurre i ricoveri e, quindi, la pressione sull’ospedale. A dare manforte ai sanitari arriveranno anche neolaureati e specializzandi del quarto e quinto anno di Scienze infermieristiche.
È quello che ha deciso ieri mattina il Consiglio regionale votando all’unanimità la mozione del Pd sull’utilizzo delle “nuove leve” nella campagna vaccinale e nelle attività sanitarie ordinarie. «Mettiamo la giunta – spiega il consigliere regionale Fabrizio Cesetti, primo firmatario della mozione scritta assieme ai Giovani democratici di Fermo – nelle condizioni di velocizzare sensibilmente i tempi tecnici della vaccinazione, riducendo così l’impiego del personale sanitario sottratto alle varie strutture ospedaliere e aumentando il numero di dosi somministrabili. Inoltre, in tal modo, sarà possibile abbattere gli insopportabili e insostenibili tempi di attesa per le prestazioni ordinarie».