FERMO - Farmacie, non solo medicine ma anche servizi sempre più estesi per la collettività, dalla prenotazione di esami in stile Cup ai test sierologici. Nel Fermano, sono una ventina quelle coinvolte per i test sierologici. Hanno effettuato circa 350 test con una incidenza di positivi riscontrati molto vicina al 3%.
Inoltre da mercoledì scorso, presso 5 farmacie, è iniziata la distribuzione dei saturimetri che per 10 giorni rileveranno i dati necessari per una elaborazione statistica, oltre all’iniziativa del Comune, criticata dai professionisti.
Per quanto riguarda i farmaci, nessun ansiolitico e antidepressivo figura tra quelli più venduti nei primi dieci mesi del 2020.
I più venduti
Segno che il Fermano regge ancora bene allo stress da Covid-19.
Le classifiche
Le classifiche ricalcano quelle regionali con una differenza: mentre nelle Marche un medicinale per l’asma è al secondo posto nella graduatoria per valore, a Fermo questo farmaco è posizionato più basso e fuori dai primi tre, segno probabilmente della maggiore scrupolosità dei medici di base che lo prescrivono con più parsimonia rispetto alle altre province marchigiane. Su questa linea anche i dati delle vendite dei farmaci a completo carico del cliente. «Le richieste degli avventori per medicinali contro l’acidità di stomaco e per intervenire sulle conseguenze delle malattie metaboliche come il diabete sono piuttosto frequenti» conferma Marco Meconi, vice presidente di Federfarma Marche e portavoce regionale delle farmacie rurali dell’intera regione. Farmacie che nella provincia di Fermo hanno perso l’8,5% di fatturato tra gennaio e ottobre 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019.
La diminuzione
Una contrazione che, seppur leggermente superiore, è in linea col dato regionale. «Un calo molto significativo visto che i ricavi sono piuttosto stabili e registrano oscillazioni minime ogni anno. La riduzione di fatturato è causata dalla minore mobilità e dal ridotto afflusso di turisti» spiega lo stesso Meconi che evidenzia l’aumento dei costi dell’attività dovuto a sanificazione, adeguamento strutture e maggiore rotazione del personale. I maggiori introiti per gel disinfettante e mascherine non incidono in maniera determinante sul dato complessivo.