Una vera e propria invasione di cinghiali
Sindaci preoccupati, doppiette allertate

Una vera e propria invasione di cinghiali Sindaci preoccupati, doppiette allertate
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Lunedì 8 Settembre 2014, 22:05 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 09:49
FERMO - Scatta l'allarme, in atto l'invasione dei cinghiali. Danni alle culture, pericoli sulle strade. L'invasione dei cinghiali. Si terrà nel primo pomeriggio di oggi, presso la sede della Provincia di Fermo, il vertice di sicurezza indetto dal presidente Cesetti per fronteggiare la nuova emergenza di sicurezza nata a causa della forte presenza dei cinghiali nel territorio fermano. Negli ultimi mesi, infatti, la popolazione degli animali selvatici sembra aver raggiunto picchi altissimi. La zona più a rischio è quella di cui fanno parte i comuni di Amandola, Montefortino, Montefalcone e Smerillo (territorio vocato alla conservazione del cinghiale). Si tratta della zona A. Sono a centinai i danni stimati e denunciati dagli agricoltori locali alle autorità preposte. Ma non solo. Il pericolo risiede anche sulle vie provinciali di comunicazione stradale. Sono aumentati, infatti, gli incidenti stradali che avvengono per via degli attraversamenti effettuati dagli animali. Le famiglie di cinghiale, vivono per antonomasia tra la zona A dell'aria sibillina e all'interno dell'area protetta del parco. Fino ad oggi il numero della loro popolazione non aveva destato alcuna preoccupazione. Oggi sono circa 300 cinghiali che vivono nella sola zona A. L'assessore provinciale con delega alla Caccia, Adolfo Marinangeli, sarà presente all'incontro di oggi. Ecco una dichiarazione pre-incontro sullo stato attuale della situazione: "L'incontro servirà per prendere una decisione. I cinghiali stanno causando forti danni ai campi degli agricoltori locali. La gran parte dei loro prodotti viene distrutto giornalmente dall'alta densità di cinghiali. Avevamo già sottoposto la questione all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ma essendo questa una zona di radicazione per i cinghiali , non è possibile intervenire in alcun modo e hanno dato parere negativo a qualsiasi iniziativa". Le aree più soggette a distruzione sono quelle agricole. Di questo si parlerà nell'incontro di oggi al quale interverranno i sindaci della zona A, le associazioni agricole, l'ambito territoriale della caccia ed i responsabili delle attività ittico faunistiche e venatorie, la Regione Marche e la Prefettura.
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