Dieci buoni motivi anzi ottimi anzi indiscutibili per presenziare agli eventi di Corto Dorico da domani (anzi da oggi, girate pagina e trovate tutto) e fino a domenica 10. Diciamo pure un’offerta che non si può rifiutare. In 10 punti. 1) Perché Corto Dorico è una eccellenza regionale anzi italiana, e non lo dico io, lo afferma il Ministero della Cultura, mica facile ottenere un riconoscimento dal Ministero. 2) Eccellenza sta per: un festival che ha senso, ha un’identità, ha un pensiero dietro. E non di molti festival di cinema si pur dire lo stesso. In Italia assistiamo a una proliferazione incontrollata di festival di cinema privi di significato. Metti insieme quattro film un croce, magari visti e stravisti, un paio di ospiti e lo chiami festival. Maddeché. La ventesima edizione di Corto Dorico si compone di 70 eventi, ce n’è per tutte le sensibilità per tutti i gusti, Corto Dorico non è un festival snob riservato a una conventicola d’eletti o presunti tali. E questo cartellone pazzesco è stato allestito dai direttori artistici Luca Caprara e Daniele Ciprì con quattro soldi. 3) Cartellone pazzesco significa che ad Ancona nei prossimi dieci giorni arriveranno venerati maestri come Marco Bellocchio e Dante Spinotti, giovani cineasti già affermati, giovani cineasti che stanno compiendo i loro primi passi ma son già passi belli decisi (chi gattona o ancora barcolla è stato segato, sorry), produttori a caccia di nuovi talenti, un sacco di ospiti con cui dialogare, son quasi tutti assai loquaci, aperti al confronto gli ospiti che transitano per il festival anconetano. 4) Perché Corto Dorico è immune da uno dei peggiori difetti dell’Italia di questi anni sfiduciati: la tendenza a rifugiarsi nella celebrazione del passato, peraltro mitizzato oltre ogni limite tollerabile. Corto Dorico non cede alla nostalgia sterile. Non dimentica la storia e i suoi maggiori protagonisti ma ragiona sul presente e immagina il futuro. È un festival ormai consolidato - 20 anni son tanti - eppure sempre giovane. 5) Perché la selezione dei cortometraggi nazionali di questa edizione è particolarmente interessante. Buoni film e ottimi ce ne sono tutti gli anni, chi ha frequentato il festival lo sa.
*Critico cinematografico ed opinionista