Marche: al via "Coltivare il futuro”
77 milioni per le imprese agricole

Coltivare il futuro: l'incontro di Unicredit a Osimo
Coltivare il futuro: l'incontro di Unicredit a Osimo
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Lunedì 16 Maggio 2016, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 16:18
OSIMO - L’agricoltura marchigiana ha raggiunto nel 2015 un valore aggiunto di 679 milioni, in crescita del 1,9% rispetto all’anno precedente, espresso da 41.000 imprese con circa 21.000 occupati per i quali Prometeia ha rilevato una crescita del 6% a fine 2015. In termini di export l’agricoltura marchigiana vale 143 milioni di euro che nel lungo periodo (dal 2005 al 2015) ha rappresentato un incremento di oltre il 300%.

A fronte di queste evidenze e tenuto conto delle prospettive di crescita del settore nel medio-lungo termine (aumento della  domanda mondiale di cibo, dovuto a crescita demografica e maggior reddito disponibile a livello globale; elevato potenziale di export da valorizzare pari a +7 miliardi di euro nei prossimi 3 anni secondo Sace), oggi UniCredit e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) hanno illustrato un programma finalizzato a sostenere gli investimenti e favorire l’accesso al credito delle imprese operanti nel settore agroalimentare italiano.

E’ il “Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro”, che è stato descritto nei suoi contenuti da Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit, e Gabriele Piccini, Country Chairman Italy dell’Istituto.

«La crescita registrata nel 2015, anno di Expo, ci dimostra come il Made in Italy agroalimentare sia sempre più protagonista - ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina - e in grado di offrire importanti opportunità, anche in termini di occupazione. Ma possiamo e vogliamo crescere ancora, soprattutto per quanto riguarda l’export. Con il progetto realizzato insieme a Unicredit facciamo un passaggio decisivo in questa direzione, migliorando il rapporto tra banche e imprese agroalimentari. C'è un'importante destinazione di risorse pari a 6 miliardi di euro, ma soprattutto torna ad esserci un credito specializzato per l'agricoltura e l'agroalimentare. Grazie a un approccio mirato e in grado di cogliere la specificità delle aziende del settore, facilitiamo non solo l’accesso al credito ma supportiamo le piccole e medie imprese su alcuni fronti chiave come formazione e promozione».

«L’agroalimentare – ha dichiarato Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit - è un settore strategico per il nostro Paese, che deve rappresentare sempre di più la nostra eccellenza all’estero. La crescita del settore nell’ultimo decennio è stata affidata alle esportazioni, aumentate ad un tasso medio annuo del 6%. Nonostante la qualità dei nostri prodotti e il crescente interesse per il made in Italy, l'Italia esporta meno dei principali paesi competitor. Il confronto internazionale indica che rimane un potenziale di export da valorizzare ancora molto elevato, come segnala lo stesso fenomeno dell’Italian sounding, stimato intorno a 60 miliardi di euro».

L’evento, tenutosi a Milano, è stato seguito in streaming in 32 città italiane, tra cui Osimo dove l’evento si è tenuto presso la sede UniCredit di Palazzo Gallo di fronte ad un platea di operatori del settore tra i quali rappresentanti delle Istituzioni, delle Associazioni di Categoria, Consulenti, imprenditori del settore.

Nel corso dell’incontro di Osimo si è tenuta anche una tavola rotonda sulle tematiche del settore agricolo locale a cui hanno partecipato Luigi Rigli, Area Manager Marche, Francesca  Severini, Dirigente Assessorato Agricoltura Regione Marche,  Nevio Lavagnoli, Presidente Coordinamento Agrinsieme Marche, Luigi Merli, Agricola Silvan, Antonio Centocanti, Cantina Sociale Matelica,  Lanfranco Marsigliani,  Confidicoop Marche. Il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale.
 
«La filiera agroalimentare marchigiana – ha dichiarato Luigi Rigli - è composta da un tessuto di piccole e medie imprese e può ancora fare molto sul fronte dell’organizzazione e dell’aggregazione. Il nostro progetto prevede un supporto a 360 gradi, dalla esportazione dei prodotti alla loro certificazione, dal sostegno finanziario alla consulenza tecnologica. Tutti questi motivi ci hanno indotto a intervenire in maniera organica a sostegno del settore agroalimentare. Innanzitutto abbiamo stanziato un apposito plafond di 77 milioni di euro per il triennio 2016-2018 e parallelamente metteremo in campo per gli imprenditori del settore un programma di interventi formativi e di soluzioni tecnologiche innovative».
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