La start-up ideale per i dipendenti: «Cucina, giochi e spritz così si lavora meglio»

Storeis è un'agenzia di marketing digitale, conta un'ottantina di collaboratori

Andrea Vit
Andrea Vit
3 Minuti di Lettura
Domenica 15 Ottobre 2023, 14:27 - Ultimo aggiornamento: 14:35

PADOVA - Ha sede a Padova, vicino a corso Milano, la "piccola" start-up che si sta facendo strada nelle classifiche nazionali, e non, come luogo di lavoro tra i più accoglienti e inclusivi. Storeis è un'agenzia di marketing digitale, conta un'ottantina di collaboratori e ha i propri uffici in via Carlo Leoni: più di 600 metri quadri dove trovano spazio una grande sala open space, sale riunioni, zone relax, cucina, cambusa, magnifiche terrazze che si affacciano sui tetti del centro. L'organizzazione del lavoro, neanche a dirlo, è estremamente flessibile e lo smart working è d'ordinanza.
Il fondatore, Andrea Vit, nella vita ha fatto di tutto: raccolto le pere, consegnato gli elenchi telefonici, servito ai tavoli. Ha iniziato a lavorare fin da ragazzino, poi si è diplomato e laureato in uno dei settori più richiesti in assoluto: informatica. Oggi però Andrea Vit, classe 1983, metà veneziano e metà friulano, si definisce "un informatico pentito". L'esperienza sul campo gli ha rivelato che la programmazione non faceva per lui, ma lungo la strada ha incontrato il marketing, che è diventato la sua professione. Nel 2018 ha deciso di fermarsi a Padova, dove già lavorava, e aprire qui la sua start-up.

I RICONOSCIMENTI
In pochi anni l'azienda ha scalato una collezione di classifiche: del Sole 24 Ore, del Financial Times, del Politecnico di Milano e di Best Place to Work, ente internazionale che analizza ogni anno migliaia di aziende, premiando quelle dove i lavoratori risultano più felici. Storeis è stata insignita come start-up a crescita rapida, come azienda preferita dai Millennial (i nati tra il 1980 e il 1995) come miglior posto di lavoro per le donne. Il segreto di tanto successo? «Trattiamo le persone con rispetto» risponde con semplicità il fondatore e amministratore delegato.
Come tutte le aziende più moderne, Storeis ha una grande sala open space dove lavorano la maggior parte dei collaboratori.

Poi c'è una cucina con l'area per la pausa pranzo, con il distributore di acqua, il frigorifero, il microonde, i fornelli. C'è la cambusa con un ampio rifornimento di tutto l'occorrente per lo spritz, perché «i momenti leggeri e di convivialità non devono mancare», c'è la sala "relax", con il ping pong e una spaziosa parete che ospita le "foto di famiglia", con il gruppo di Storeis impegnato in esperienze create per cementare il senso di amicizia e di appartenenza. Ci sono le terrazze, di un verde lussureggiante. E poi ci sono le cabine: uno spazio di cui, forse, nessuno avrebbe sentito il bisogno qualche anno fa. Invece Andrea Vit le ha volute creare, fatte su misura con un'azienda locale, per offrire uno spazio di silenzio e riservatezza a chi deve sostenere riunioni online o telefonate di lavoro.


Neanche a dirlo, in Storeis la flessibilità è massima: «se tutti venissero a lavorare in ufficio non ci staremmo» sorride il fondatore, precisando che «gli spazi aziendali sono pensati per la condivisione, per il piacere di viverli insieme. Tuttavia il fatto di poter lavorare a distanza oggi è essenziale: in azienda ci sono persone che vengono da altre regioni, hanno la famiglia lontana, magari un partner all'estero». Non è tutto: ogni dipendente dispone di un budget annuale individuale da investire in formazione. In un periodo in cui così tante persone lasciano il lavoro per cercare opportunità migliori, in Storeis il tasso di "retention" (la "fedeltà" all'azienda) è intorno al 98%. «Metto in pratica la filosofia di Olivetti, dal rispetto dell'ambiente all'idea del bello, che di per sé crea un ecosistema positivo» dice Vit.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA