Bankitalia: ripresa da fine anno
Segnali positivi da bond e lavoro

Bankitalia: ripresa da fine anno Segnali positivi da bond e lavoro
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Ottobre 2013, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 10:41
ROMA - "Sono emersi i primi segnali favorevoli" negli ultimi mesi e c' "la possibilit di un'inversione di tendenza dell'attivit economica entro la fine dell'anno, cui la ripresa degli investimenti fornirebbe un contributo significativo". È quanto si legge nel bollettino economico di Banca d'Italia che conferma le stime di luglio.



"Negli ultimi mesi, anche in virtù del miglioramento del ciclo economico europeo, sono emersi per l'economia italiana alcuni segnali qualitativi positivi" rileva Via Nazionale che ricorda che "il giudizio delle imprese sulle condizioni per investire è migliorato, tornando su valori prossimi a quelli precedenti la crisi dell'estate del 2011, sia nell'industria sia nei servizi". "Il calo della produzione industriale - si legge - è proseguito in luglio e, in misura minore, in agosto; nel trimestre estivo il ritmo di caduta del Pil dovrebbe essersi pressoché annullato".



"È essenziale non disperdere le opportunità offerte dal miglioramento del quadro congiunturale dell'area dell'euro e dai primi segnali di stabilizzazione in Italia", sottolinea la Banca d'Italia che ricorda come cruciali l'impegno a promuovere la crescita e rispetto scrupoloso degli obiettivi di bilancio.



«La stabilità del quadro interno e la continuità» delle riforme sono necessari per raggiungere gli obiettivi di crescita del governo negli anni 2015-17, superiori al consenso e che si basano sul «pieno realizzarsi degli effetti delle riforme strutturali e un significativo miglioramento degli spread», spiega Bankitalia secondo cui «le tensioni sull'offerta di prestiti restano un freno alla ripresa». Nel bollettino economico si legge che «qualche segnale di attenuazione delle difficoltà di accesso al credito è riportato dalle imprese nei sondaggi, ma l'offerta di prestiti è destinata a migliorare solo gradualmente».




Prosegue la ripresa degli acquisti di titoli di stato italiano da parte di investitori esteri, afferma la Banda d'Italia nel bollettino economico secondo cui nei primi 7 mesi del 2013 gli investitori non residenti hanno effettuato acquisti netti di titoli di portafoglio italiani per un ammontare pari a 26,7 miliardi (a fronte di vendite nette per 51,4 nello stesso periodo dello scorso anno). Gli investimenti netti in titoli di Stato, favoriti da minori tensioni sui mercati del debito sovrano, sono stati pari a 32,3 miliardi.



L'occupazione. Nel secondo trimestre l'occupazione è diminuita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2012 con un calo di 586.000 unità. Il crollo è stato consistente soprattutto al Sud con 335.000 unità in meno pari a -5,4%, si legge nel Bollettino economico di Bankitalia nel quale si sottolinea che «le indagini qualitative sulle prospettive dell'occupazione condotte presso le imprese non evidenziano una ripresa dell'occupazione» . Rispetto al primo trimestre al netto di fattori stagionali, gli occupati calano dello 0,3%. Sempre nel secondo trimestre del 2013 le persone in cerca di occupazione erano circa 3,1 milioni, il valore più elevato dal 1992, anno di inizio delle serie storiche. Il tasso di disoccupazione è aumentato in misura più contenuta rispetto ai trimestri precedenti, raggiungendo il 12% (10,5 nel secondo trim. 2012) «anche per effetto del calo dell'offerta di lavoro». Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è diminuito di mezzo punto percentuale, al 63,4%.



L'aumento dell'Iva. L'aumento dell'aliquota ordinaria Iva dal 21 al 22% scattato il 1 ottobre ha un impatto sull'indice generale dell'inflazione «stimabile, nell'ipotesi di traslazione totale, in poco meno di mezzo punto percentuale». È quanto afferma Bankitalia secondo cui «il differenziale tra il tasso di inflazione in Italia e quello medio per l'area dell'euro, dopo essersi annullato nella scorsa primavera per il venir meno degli effetti dei provvedimenti fiscali adottati nel nostro paese tra il 2011 e il 2012, tornerebbe positivo in seguito all'aumento Iva».
© RIPRODUZIONE RISERVATA