MACERATA - Erano riusciti a tenere riservata la notizia, ma alla fine sono stati “traditi” dalla voce amministrazione trasparente del sito di Unimc che ha pubblicato l’elenco delle decisioni del Consiglio di amministrazione. Esplosa la questione dell’acquisto della ex sede di Bankitalia, è oggi il rettore ad intervenire. Scrive John McCourt: «La trattativa è ancora in corso. Aspettiamo il sì definitivo del Ministero dell’Università e della ricerca lasciamo il tempo necessario al Demanio per verificare la congruità del prezzo concordato».
Operazioni formali, come era già stato scritto in sede di anticipazione della notizia: Bankitalia nel 2009 aveva messo in vendita la sede ipotizzando un valore di 40 milioni di euro ed ora, come scritto, si chiude a 3.9 milioni.
Che si tratti di una questione soltanto formale, l’attesa della risposta del Ministero dell’Università, lo conferma infine il pensiero del rettore rivolto al futuro: «Se tutto andrà per il verso giusto, sarà un’acquisizione di grande impatto per l’Università e per la città.È nostra intenzione investire proprio nel cuore di Macerata, in una sede prestigiosa e con una forte attenzione alla sostenibilità, pianificando il riutilizzo di un palazzo bello, storico ma da anni fuori uso. L’operazione darà nuova linfa al centro storico e ci permetterà di raggruppare diverse attività al suo interno per una gestione più efficace.
Acquistare un intero isolato di quasi 9 mila metri quadri è il segnale di un ateneo dinamico, che guarda verso il futuro con fiducia, convinto di rafforzarsi nel territorio a beneficio delle future generazioni di studenti e della comunità tutta. Mi auguro che questo nostro gesto possa funzionare da traino per una necessaria rivitalizzazione del centro storico nei prossimi anni». Il rettore insomma invita alla calma, ma l’operazione non è alla fase degli annunci: ci sono il via libera di Bankitalia e degli organismi direttivi di Unimc. Ultimo passo l’autorizzazione formale del Ministero della Università che aveva già dato un assenso di massima per le “vie brevi”.
Insomma per il passaggio all’atto notarile potrebbe essere una questione di poche settimane, un tempo relativamente breve considerando che la questione della riapertura del palazzo monumentale già sede di Bankitalia si pone dal lontano 2009.
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