Roma, Alemanno: siamo a buon punto
Il sindaco da Berlusconi per la giunta

Gianni Alemanno
Gianni Alemanno
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Mercoledì 12 Gennaio 2011, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 21:58
ROMA (12 gennaio) - Ci vorr ancora un po' per la nascita dell'Alemanno-bis, ma la nuova giunta dovrebbe essere pronta entro gioved. Si profila l'uscita di tre assessori, e l'ingresso di Francesco Storace (leader della Destra) in giunta, mentre tramonta l'ipotesi di Bertolaso vice. La squadra che governerà Roma nella seconda metà del mandato del sindaco Gianni Alemanno comunque non è ancora definita. Intanto l'opposizione incalza sul «fallimento» di Alemanno, mentre l'Udc ribadisce il suo "no" all'ingresso in maggioranza e nell'esecutivo comunale.



Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ricevuto in serata il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Nella corso dell'incontro con ogni probabilità si è discusso della nuova giunta capitolina. L'incontro a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Gianni Alemanno è durato meno di un'ora l'incontro. Al termine del faccia a faccia il sindaco di Roma non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti che l'attendevano all'ingresso posteriore di via dell'Impresa. Alemanno si è allontanato con l'auto blu limitandosi a salutare.



«Fra veti incrociati, consultazioni anche con le quarte file del Pdl e lotte intestine fra correnti, più che un rilancio per Alemanno si profila un "rimpastucchio"», ha detto il segretario del Pd Roma Marco Miccoli. «La verità - ha aggiunto - è che nessuna persona di peso vuole imbarcarsi in una esperienza così fallimentare come si è dimostrata quella della giunta Alemanno, e Roma continuerà ad avere, oltre ad un sindaco inadeguato, anche una giunta inadeguata. Per il bene della città speravamo in qualcosa di meglio».



«Ciò che vogliamo garantire a tutti i cittadini romani è che sceglieremo gli assessori che possono, meglio di altri, riuscire a calare sul territorio i risultati del grosso lavoro che Roma capitale sta facendo», ha detto oggi Alemanno. Per aggiornare sul lavoro che porterà alla nuova giunta capitolina Alemanno ha detto di capire «che ci siano aspettative mediatiche, ma ciò che vogliamo è lavorare bene: non dobbiamo costituire una giunta che rimanga per un giorno su un giornale ma che deve durare per due anni e mezzo». Per questo «dobbiamo fare scelte e valutazioni molto attente dando la priorità alla concretezza degli assessori».



Al momento vittime sacrificali designate del rimpasto di giunta appaiono Sergio Marchi, Fabio De Lillo e Laura Marsilio. Ma continuano a ballare i nomi di Enrico Cavallari e Umberto Croppi. Potrebbe invece entrare in giunta la deputata del Pdl Beatrice Lorenzin, mentre Sveva Belviso dalle Politiche sociali potrebbe passare alla Scuola.



Possibili allargamenti della maggioranza, con il no dell'Udc, dovrebbero riguardare quindi solo Storace, che scalpita per entrare e ieri ha incontrato prima Berlusconi, poi Alemanno. Fli invece annuncia per venerdì la decisione se fare fronte comune con i colleghi del Terzo polo o restare in giunta con Croppi (con il quale ci sono dissidi interni al partito).



«Tre anni di completa paralisi», «l'incapacità di governare e di prendere decisioni difficili» e «un decalogo di fallimenti». È il bilancio che il leader dell'Api ed ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, fa dell'operato di colui che, dopo averlo sconfitto alle ultime elezioni, governa dal 2008. «Roma è decisamente peggiorata in questi quasi 3 anni. Ci amareggia e ci delude vederla andare indietro, ritornare a un passato che avevamo superato, quello di tangentopoli e dell'inefficienza che aveva portato giustamente a ribattezzare la capitale "Roma ladrona"».



«Quando vedo i miei predecessori che parlano rimango stupefatto. Francamente non riesco a capire come possano ancora parlare» ha replicato il sindaco.



I veltroniani chiederanno dimissioni di Alemanno. Il Movimento democratico di Roma, l'area del Pd che fa riferimento a Veltroni, Gentiloni e Fioroni, ha convocato per le ore 17 di domani al Teatro la Cometa di via del teatro Marcello 4, luogo storico delle vittorie elettorali del centrosinistra a Roma, un'iniziativa cittadina aperta «per chiedere le dimissioni di Alemanno. Sarà - spiega il deputato Roberto Morassut - una tribuna aperta a tutto il Pd in primo luogo, alle forze politiche di opposizione (sono stati invitati Fds, Sel e Idv, ndr) a singoli cittadini, comitati di quartiere, organizzazioni sociali che in questo momento avvertono la drammaticità di una città senza governo».



Fli e il nodo Croppi. Umberto Croppi sarà ancroa un assessore della giunta capitolina? Se l'assessore alla Cultura Umberto Croppi verrà confermato nella giunta guidata da Gianni Alemanno, continuerà ad essere un assessore «tecnico», simpatizzante di Futuro e Libertà. «L'assegnazione dei posti in giunta è avvenuta al di fuori di qualunque rapporto di tipo politico - dice Antonio Buonfiglio, coordinatore regionale - l'eventuale permanenza di Croppi in giunta, non la ridurrei a un rapporto politico di Alemanno con Fli, ma la leggerei come una conferma di una scelta di tipo personale svolta già al tempo della sua prima giunta dal sindaco. Anzi, possiamo dare un giudizio positivo del fatto che Alemanno non abbia sostituito Croppi dopo il suo passaggio a Fli».
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