L'uomo è stato invece assolto con la formula «perchè il fatto non sussiste» per un secondo capo d'accusa, relativo ad un episodio minore di violenza, e dall'accusa di detenzione abusiva di arma da fuoco che gli era stata contestata nella precedente udienza.
I fatti contestati all'uomo risalivano al 2013 quando la vittima, una romena di 30 anni che aveva lavorato per alcuni mesi nell'albergo gestito dall'uomo a Martinsicuro (Teramo), lo avrebbe contattato per chiedergli il pagamento dei relativi stipendi. Una richiesta a fronte della quale l'uomo l'avrebbe invitata ad incontrarsi per onorare il debito, convincendola quindi a seguirlo in casa per poi costringerla, con l'uso di una pistola, a consumare un rapporto sessuale.
Violenza poi denunciata dalla donna ai carabinieri e per la quale l'uomo è stato condannato anche al risarcimento del danno alla parte civile e all'interdizione perpetua dagli uffici di tutela e curatela.
Il Pm Bruno Auriemma aveva chiesto l'assoluzione dell'uomo.