Hanno scroccato cene in vari ristoranti frentani fuggendo prima di pagare il conto. Sulla vicenda c’è ora un’indagine dei carabinieri di Atessa, in provincia di Chieti, che procedono per il reato di insolvenza fraudolenta, punita con 2 anni di reclusione e multa di 516 euro. Il fenomeno del mangiare a sbafo è stato diffuso questa estate, anche da parte di quattro giovani turisti italiani in Albania che il conto di 80 euro se lo sono poi visti pagare dal premier Giorgia Meloni.
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Coppie di mangiatori scrocconi in auge anche in Abruzzo, uno dei casi è avvenuto il 25 agosto ad Avezzano, vittima il locale “Sen6 Sushi & Poke”. Avvenenti donne con uomo al seguito, lui in pantaloni corti bianchi, come nel caso avvenuto al noto ristorante la Masseria di Piazzano di Atessa. E prima ancora a Lanciano, al Brace Restaurant di località Colle Pizzuto, conto 100,50 euro, i cui titolari hanno reagito postando la foto della giovane coppia, lui palestrato e alto, due cerchi tatuati sull’avambraccio sinistro, lei magra, alta 1.60, capelli neri e scarpe griffate. Precisi i titolari.
IL RACCONTO
«Ecco nel video i famosi protagonisti dello scontrino che non pagano nei ristoranti – dice Lusi - Da me cena a base di pesce completa, cominciando dagli antipasti caldi e freddi, con un conto che si aggira sui 120 euro. Poi il solito trucco di uscire a fumare prima del dessert e scomparire. Quanto sta avvenendo è un fatto grave. Appena ho visto l’informazione della braceria l’ho condiviso e accluso i video della mia vicenda. Questi sono stati in più posti». Prima ancora delle denunce i carabinieri, coordinati dal capitano Federico Ciancio, avevano già alzato le antenne mettendosi alle calcagna della coppia scroccona, che è a un passo dall’essere identificata e sarebbe residente in zona. Lo scambio di informazioni con altri casi chiuderà presto il cerchio investigativo, anche con l’aiuto delle telecamere stradali. «Non è bello essere fregati così» aveva reagito la braceria lancianese mostrando lo scontrino del primo settembre con la coppia che aveva ingurgitato cerasuolo, acqua filtrata, lingue di bovino capperi e olive, patata bruciata, Angus australiana Denver Jacks Creek. «Hanno chiesto un tavolo vicino la porta – aggiungono - ribadendo che sarebbero usciti a fumare. Poi lui sparisce e lei resta aspettando il momento giusto per fuggire. Hanno una Fiat Punto grigia rotta, ma non abbiamo la targa. Post messo per avvisare i colleghi in modo che non accada ad altri». Il tribunale di Lanciano ha già condannato furbetti che non hanno pagato pranzi ed hotel.
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