Referendum, chiusi i seggi elettorali
Polemica per parole Maroni su quorum

Elettori al seggio
Elettori al seggio
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Lunedì 13 Giugno 2011, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:12

ROMA - Alta l'affluenza registrata ieri alle urne per i quattro referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento: alle 22, orario di chiusura dei seggi, aveva votato il 41,1%. Oggi i seggi elettorali hanno riaperto alle ore 7 e sono stati chiusi alle 15. Nel pomeriggio è atteso il responso della consultazione popolare che ha chiamato alle urne più di 47,1 milioni di italiani.

Maroni: le proiezioni dicono che si raggiungerà il quorum. «Io ho solo il dato di ieri sera - ha detto oggi il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - non ci saranno altre rilevazioni della partecipazione fino alle 15, quando si chiudono i seggi. Però la proiezione fatta dagli esperti del ministero dell'Interno rispetto al dato di ieri fa pensare che si raggiungerà il quorum per tutti e quattro i referendum, anche senza considerare il voto degli italiani all'estero».

«Il quorum è stato raggiunto - sostiene il Comitato referendario Due sì per l'Acqua Bene Comune, sulla base dei dati in loro possesso - Mancano pochi voti per mettere al sicuro il risultato e per tutelarci dal calo fisiologico dei dati che arriveranno dagli italiani all'estero. Invitiamo i cittadini a votare sì fino alle 15, fino all'ultimo minuto utile e contro ogni informazione volta a disincentivare l'affluenza alle urne. Se il Viminale ha deciso di fornire i dati soltanto alle 15 non vedo perchè debbano uscire informazioni prima, notizie che possono di fatto disincentivare gli elettori. Noi, comunque, continuiamo a invitare i cittadini a votare fino a che le urne resteranno aperte».

«Le affermazioni del ministro Maroni sul quorum sono inopportune e incredibili», dice Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria Pd. «Il rispetto delle regole e delle istituzioni non è certo il forte del Governo e dei rappresentanti della maggioranza.

Ce ne eravamo resi conto da tempo ma oggi non possiamo non sottolineare che, nel rispetto dell'istituto referendario e dei cittadini ancora in fila ai seggi per votare, sarebbe opportuno astenersi da dichiarazioni ambigue per finalità», aggiunge Nico Stumpo, responsabile organizzazione del partito.

Bonelli: annuncio di Maroni fuori luogo. «L'annuncio del ministro Maroni è fuori luogo - dice il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli - A questo punto il Viminale renda noti i dati ufficiali delle 12. I cittadini in queste ultime ore devono essere ancora più motivati e continuare ad andare a votare. Non vogliamo che in queste ore ci sia alcun tentativo di demotivazione. Invitiamo quindi tutti i cittadini ad andare a votare ed essere protagonisti di questo grande cambiamento per il Paese».

Wwf: attenti a comunicazioni fuorvianti sul ragiungimento del quorum. Il Wwf Italia mette in guardia da «comunicazioni fuorvianti sul presunto raggiungimento del quorum» al referendum. «Bisogna fare attenzione - dice l'associazione ambientalista - In queste ore si è diffusa la sensazione del raggiungimento del quorum, rafforzata non solo dalle dichiarazioni del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ma anche da alcune testate come "Il Giornale" online che titola sul superamento del quorum con una proiezione al 55%. In realtà, tenendo conto del voto degli italiani all'estero, i margini di sicurezza sono incerti. Per questo deve continuare il tam tam delle ultime ore a caccia di tutti i voti disponibili per raggiungere e superare il quorum».

Napolitano si cuce la bocca. «Parlo solo di Napoli e non di referendum» ha detto il presidente della Repubblica ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'andamento dl voto. A queste parole ha aggiunto il gesto di cucirsi la bocca con una mano.

L'affluenza alle 22 di domenica, quesito per quesito, oltre il 41%. È stata del 41,14% l’affluenza alle urne rilevata alle ore 22 in tutta Italia per il quesito referendario n. 1, con cui si chiede l’abrogazione di norme relative alle “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”. Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Stessa affuenza per il quesito numero 2 con cui si chiede l’abrogazione parziale della norma per la “Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito”. È stata del 41,11% l’affluenza per il quesito numero 3, con cui si chiede l’abrogazione parziale di norme relative a “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare”. Infine, è stata del 41,10% l’affluenza per il quarto quesito con cui si chiede l’abrogazione di norme in materia di “Legittimo impedimento del presidente del consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale”.

Con la prima affluenza a due cifre quorum sempre superato. Qualunque sia stato il quesito referendario, gli archivi del Viminale dicono che quando la prima rilevazione dell'affluenza alle urne è stata a due cifre si è sempre raggiunto il quorum. Che si sia votato in un solo giorno o in due giorni; che sia andati alle urne solo in Italia o che sia stata data opportunità anche agli italiani all'estero; che la prima rilevazione sia stata fatta alle ore 11 o alle 12, il dato finale è rimasto omogeneo: il quorum è stato sempre superato. Nel '74, pro o contro il divorzio (voto in due giornate, 12 e 13 maggio, senza i connazionali oltreconfine) alle 11 l'affluenza raggiunse quota 17,9 e in chiusura si toccò la percentuale record dell' 87,7. L'11 e il 12 giugno '78, sia il referendum sull'ordine pubblico sia quello relativo al finanziamento pubblico dei partiti (stesse modalità di voto) in prima rilevazione fecero registrare un'affluenza del 12,6% chiudendo entrambi con un massiccio 81,2. Il 17 e 18 maggio '81 i cittadini furono interpellati sull'aborto (e anche su questioni attinenti all'ordine pubblico, l'ergastolo, il porto d'armi) e anche in quell'occasione il 10,8% di affluenza registrato alle 11 si tradusse in un 79,4. Nel 1985 (9 e 10 giugno) sull'indennità di contingenza (la scala mobile) il dato di prima affluenza (ore 11), 11,9%, per un finale 77,9%. Cinque anni fa, il 25 e 26 giugno, il referendum per l'approvazione della legge di modifica alla parte seconda della Costituzione (voto solo in Italia) con una prima affluenza al 10,1% raggiunse il quorum: 53,8.

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