SAN DONÀ DI PIAVE - Insulti gratuiti dai clienti perché all'ingresso dell'ufficio viene chiesto il green pass. Non un caso isolato, ma un fenomeno frequente. È accaduto anche ieri mattina: sul posto sono anche giunti i Carabinieri per verificare. L'episodio è stato ricostruito ieri dai responsabili dell'ufficio Poste Venete, in via XXVIII Aprile, a un passo dall'oratorio Don Bosco. Spiega il responsabile dell'attività specializzata in servizi postali, Giuseppe Gilio: «Esprimiamo il nostro profondo disappunto per il comportamento di alcune persone che continuano ad ignorare gli obblighi del nostro lavoro. Siamo oggetto di invettive solamente perché chiediamo di esibire il green pass. In caso contrario, come noto, non è possibile accedere agli uffici come il nostro».
E racconta l'episodio avvenuto ieri con dovizia di particolari: «In mattinata è giunta nel nostro ufficio una signora che aveva necessità di pagare un bollettino. Per entrare, come facciamo con qualsiasi cliente, le abbiamo chiesto il green pass. Per tutta risposta siamo stati oggetto di parolacce». E voi che avete fatto? «L'abbiamo fatta uscire, spiegando con calma che senza green pass non avrebbe potuto avere accesso all'ufficio. Dovendo pagare un bollettino, le abbiamo spiegato che avremmo potuto procedere all'operazione ma nell'attesa avrebbe dovuto attendere all'esterno. Dove poi l'avremmo raggiunta noi con la ricevuta». E poi cos'è successo? «La cliente ha chiamato i Carabinieri e ci ha riempito di insulti.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout