Ascoli, inchiesta sui falsi Green Pass: la resa dei conti per 62 indagati che ora rischiano la condanna penale

Ascoli, inchiesta sui Falsi Green Pass
Ascoli, inchiesta sui Falsi Green Pass
di Luigi Miozzi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Ottobre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 15:09
ASCOLI - Il mese di novembre sarà decisivo per gli indagati nelle due inchieste portate avanti dalla Procura di Ascoli sui presunti falsi green pass. È fissata al 9 del prossimo mese l’udienza preliminare per il farmacista di Appignano Alberto Angelini e altri 11 indagati nei cui confronti è stato ipotizzato il reato di falsità ideologica in concorso con il farmacista. Altre sette persone, iscritte anche loro sul registro degli indagati, nei mesi scorsi hanno patteggiato una pena a dieci mesi di carcere.  


Il precedente


L’inchiesta scattò a inizio 2022 a seguito di un’altra indagine che la Procura di Ascoli stava conducendo su presunte false vaccinazioni e che aveva portato all’arresto del medico Giuseppe Rossi, il presunto intermediario Maurizio Strappelli e all’iscrizione sul registro degli indagati di altre 72 persone. Decisive, ai fini dell’inchiesta, furono le intercettazioni telefoniche. In una di queste, una delle indagate per le presunte false vaccinazioni (risulterà poi indagata anche nella seconda) parlando al telefono con una amica, si lamentava del fatto di non aver ottenuto dal medico il Green pass necessario per andare a lavorare e, pertanto, avrebbe dovuto rivolgersi a un farmacista suo amico.

A quel punto, gli investigatori, sospettarono il farmacista Angelini e misero sotto controllo sia le sue utenze personali che quelle della attività.

Cosa è successo

Il 30 aprile del 2022, su disposizione del gip Annalisa Giusti, Alberto Angelini venne arrestato e posto ai domiciliari. Il 28 novembre, invece, si terrà davanti al gup del tribunale di Ascoli l’udienza preliminare per Giuseppe Rossi, il medico di medicina generale arrestato a gennaio del 2022 e accusato di aver rilasciato la certificazione verde senza inoculare i vaccini anti-Covid 19. Con lui, compariranno davanti al giudice Maurizio Strappelli ritenuto il presunto intermediario e altri 51 indagati e nei loro confronti sono stati ipotizzati a vario titolo i reati di corruzione per atto contrario al dovere d’ufficio, truffa, falso ideologico, falso materiale commesso da pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni e peculato. In sedici invece, dopo aver chiesto di essere sentiti dal procuratore Umberto Monti, avevano nei mesi scorsi chiesto e ottenuto di poter patteggiare la pena. Secondo quanto emergere dalla richiesta di rinvio a giudizio, per la Procura sarebbero quattro le persone chiave nell’inchiesta che agivano da intermediari tra il medico e i pazienti.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA