Pagelle insoddisfacenti e ripetizioni
stangata per le famiglie: oltre 400 euro

Pagelle insoddisfacenti e ripetizioni stangata per le famiglie: oltre 400 euro
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Venerdì 6 Febbraio 2015, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 15:50
ROMA - Febbraio non è solamente il mese di San Valentino, ma anche dell’appuntamento con gli scrutini e con le famigerate pagelle, che da generazioni terrorizzano il popolo studentesco. Eppure, secondo una ricerca di Skuola.net su 2.500 circa ragazzi delle scuole medie e superiori, il sentimento nei confronti dei risultati scolastici non è sempre negativo. Quello che andrà in negativo, probabilmente, sarà il bilancio familiare: in caso di insufficienze le ripetizioni private sembrano l’unica ancora di salvezza, a maggior ragione per quel 40% dei ragazzi che non avranno i corsi di recupero di metà anno a scuola. Quanto si è disposti a spendere? Un occhio nella testa. Uno su 4 supererà i 400 euro e il 6% andrà oltre i 1000 euro: ci si rivolgerà soprattutto a professori e a studenti universitari. Ma non manca chi aggirerà addirittura un divieto e prenderà appuntamento con un professore della propria scuola.







TUTTI A RIPETIZIONI

Due ragazzi su 5 confessa che la propria scuola non organizzerà in questo periodo corsi di recupero per chi avrà insufficienze in pagella. Tuttavia, anche chi frequenterà i corsi a scuola non rinuncerà alle ripetizioni. Il 60% degli studenti ha confessato, infatti, che in caso di una brutta pagella si rivolgerà proprio ai privati per recuperare. Addirittura 1 su 3 le farà insieme al recupero a scuola, mentre 1 su 4 farà solo ripetizioni. Il restante 40% degli studenti, invece, rinuncerà alle lezioni private: chi perché costano troppo (21%) chi perché le reputa inutili (19%).



UNA BRUTTA PAGELLA COSTA TROPPO

Il costo di una brutta pagella può essere molto alto per le famiglie degli studenti. Infatti, circa il 20% degli studenti spenderà più di 200 euro per le lezioni private, e un altro 25% spenderà più di 400 euro: tra questi, il 6% supererà addirittura i 1000 euro. Il 15% resterà tra i 400 e gli 800 euro, il 4% tra gli 800 e i 1000.



QUEI PROF BIRICCHINI

Ci si rivolgerà per lo più a professori esterni alla propria scuola (48%) o a studenti universitari (32%). Balza all’occhio il dato di quel 10% degli studenti che si rivolgeranno, invece, ai professori della propria scuola: è vietato dalla legge 297/64 che di fatto impedisce ai professori di dare ripetizioni private agli alunni del proprio istituto.



PAGELLA, CHE ANSIA

La maggioranza degli studenti, il 60%, non vive con preoccupazione il momento della pagella. Tuttavia il momento della verità sui voti scolastici spaventa tutti gli altri. Il motivo è che circa il 22% sente l’ansia del giudizio di professori e genitori, e il 18% invece non sente premiato il suo impegno. Per questo tra gli studenti è alta la percentuale di chi vuole rottamarla: se per 1 ragazzo su 6 è inutile e mette solo pressione, per quasi 1 su 3 non è il metodo adatto per valutare gli studenti. Tuttavia la maggioranza la manterrebbe: il 31% la trova utile per accorgersi dei progressi fatti durante l’anno, mentre un rigido 20% la vuole per premiare i bravi e punire i meno bravi.
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