Nato, l'esercitazione anti-Russia con 90mila uomini: la più grande dalla Guerra Fredda. «La pace non è più scontata»

A dare l'annuncio oggi il generale Christopher Cavoli, comandante supremo alleato per l'Europa

Nato, l'esercitazione anti-Russia con 90mila uomini: la più grande dalla Guerra Fredda. «La pace non è più scontata»
Nato, l'esercitazione anti-Russia con 90mila uomini: la più grande dalla Guerra Fredda. «La pace non è più scontata»
di Marta Giusti
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 08:57

Dalla Guerra Fredda, mai nessuna esercitazione militare aveva avuto quest'entità. Novantamila soldati provenienti da trentuno alleati (più uno) scenderanno in campo la prossima settimana nella "Steadfast Defender", l'esercitazione voluta dalla Nato per dimostrare come l'Alleanza reagirebbe ad un'aggressione della Russia contro uno dei suoi membri. Dopo l'annuncio dello scorso anno, oggi è arrivata infatti l'ufficialità del generale Christopher Cavoli, Comandante supremo alleato per l'Europa.

«Non si può più dare la pace per scontata» è il messaggio che la Nato manda all’esterno e all’interno dei propri Paesi membri per bocca del presidente del Comitato militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer. 

L'annuncio

Nonostante se ne parlasse da tempo, è arrivata solo oggi l'ufficialità dell'esercitazione militare "Steadfast Defender", organizzata dalla Nato e prevista per la prossima settimana.

Come annunciato dal generale Christopher Cavoli, Comandante supremo alleato per l'Europa, la missione «inizierà la prossima settimana e durerà fino a maggio, con la partecipazione di 90mila soldati provenienti dagli alleati e dalla Svezia. L'alleanza dimostrerà la sua abilità di difendere l'area transatlantica con un trasferimento di truppe dal Nord America, in uno scenario di risposta a una minaccia militare».

L'esercitazione

Sarà la più grande esercitazione militare congiunta dai tempi della Guerra Fredda, con oltre novantamila soldati coinvolti, trentadue paesi alleati, settecento missioni di combattimento aereo e più di cinquanta navi. Il nome - Steadfast Defender - rimanda all'obiettivo della missione, che poi sarebbe anche quello della Nato in generale. Prepararsi e modellare potenziali manovre contro un ipotetico attacco della Russia a uno dei paesi membri dell'alleanza militare intergovernativa. Prima in termini di capacità tecnica, in quanto utilizza dati geografici del mondo reale per creare scenari più realistici per le truppe, l'esercitazione sarà finalizzata anche al contrasto delle minacce terroristiche al di fuori dei suoi confini.

Dove e quando si terrà

La "Steadfast Defender" coinvolgerà i territori di Germania, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia, in particolare dove si trova il Corridoio Suwalki, uno dei punti più deboli dell'alleanza rispetto ad una possibile offensiva russa (è la stretta striscia di terra che separa l'exclave russa di Kaliningrad alla Bielorussia). L'esercitazione partirà la settimana prossima e durerà fino a maggio, così come annunciato dal generale Christopher Cavoli, Comandante supremo alleato per l'Europa.

 

Chi parteciperà

A partecipare all'esercitazione saranno tutti i Paesi Nato, inclusa anche la Svezia, la cui candidatura deve ancora essere ratificata da Turchia e Ungheria. In totale, quindi, le nazioni coinvolte saranno 32.

 

L'obiettivo

Secondo quanto precisato dal portavoce della Nato all'Ansa, l'esercitazione «sarà una chiara dimostrazione dell'unità e forza transatlantica e della nostra determinazione a continuare a fare tutto ciò che è necessario per proteggerci reciprocamente, per proteggere i nostri valori e l'ordine internazionale basato sulle regole. Le esercitazioni della Nato sono difensive, trasparenti e proporzionate e sono condotte nel pieno rispetto dei nostri obblighi internazionali».

 

Le altre missioni

A Steadfast Defender seguirà poi Nordic Response, definito dalla Norvegia come «un proseguimento naturale» dell'esercitazione dei record della Nato. Nordic Response avrà il suo punto focale «nel nord della Norvegia, della Svezia e della Finlandia, nonché nelle corrispondenti aree aeree e marittime», con la partecipazione prevista di 20mila uomini provenienti da 14 Paesi alleati. 

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