Tragedia in una discoteca di Murcia, in Spagna. Un incendio che ha coinvolto tre discoteche adiacenti ha provocato almeno tredici morti. Le vittime sarebbero giovani ragazzi. «Sono stati recuperati 13 corpi, di cui solo 3 sono stati identificati. Per identificare gli altri 10 servirà il test del Dna. Quindi ci sono tre dispersi, tuttavia al momento nella zona colpita dall'incendio non sono stati rintracciati ulteriori resti umani». Lo ha detto il sindaco di Murcia, Josè Ballesta, facendo il punto sull'incendio delle discoteche della sua città.
L'incendio ha coinvolto tre discoteche adiacenti
L'incendio ha coinvolto tre discoteche adiacenti: contrariamente a quanto riferito inizialmente, il rogo non è partito dal locale «Teatre», ma da uno vicino, La Fonda. Da là le fiamme si sarebbero propagate a due locali confinanti. Tutte le vittime si trovavano a La Fonda, come confermato dalla polizia.
🔴 En estos momentos nos encontramos trabajando en el incendio de una discoteca en la zona atalayas.
Cerca de 40 efectivos en el lugar
12 vehiculos pic.twitter.com/eX2NpyRR9j— Bomberos Murcia (@BomberosMurcia) October 1, 2023
Soccorsi difficili
Continua il lavoro dei vigili del fuoco di Murcia, che da ore si trovano dentro le tre discoteche distrutte dall'incendio.
Cosa è successo
Non è ancora chiara la causa delle fiamme che sono state domate da poco. A nome del governo, su X, è intervenuta la vicepresidente Yolanda Diaz: «Seguiamo con preoccupazione la notizia della tragedia di Murcia. Il mio affetto a tutte le persone colpite e le mie condoglianze alle loro famiglie».
Dopo aver estinto le fiamme, i soccorritori si trovano ora tra le macerie della discoteca per cercare i corpi delle diverse persone che mancano all'appello. In particolare, non si hanno notizie di alcuni componenti di un gruppo di amici che ieri notte stavano festeggiavano un compleanno.
L'incendio durante una festa di compleanno
L'incendio che ha causato una strage in Spagna è scoppiato nella discoteca La Fonda di Murcia durante la festa per il trentesimo compleanno di Eric, alla presenza di circa una ventina di persone della sua famiglia, di origine nicaraguense, emigrata in Spagna circa quindici anni fa. Lo riferisce il giornale locale, la Opinion de Murcia, senza specificare quanti i loro sono tra i morti o i dispersi.
Il cordoglio del premier Sanchez
«Il mio affetto e la mia solidarietà alle vittime e alle loro famiglie del tragico incendio accaduto questa mattina in una discoteca di Murcia. Ho appena comunicato al presidente della Regione di Murcia tutto il nostro sostegno e collaborazione. Grazie ai servizi di emergenza dispiegati sul territorio per il loro lavoro». Lo scrive su X il premier Pedro Sanchez.
I precedenti di Madrid e Saragozza
L'incendio che questa mattina ha colpito diverse discoteche del quartiere Las Atalayas di Murcia è il più mortale registrato in Spagna ai tempi della tragedia vissuta nel 1990 nella discoteca Flying di Saragozza, dove morirono 43 persone. La più grande tragedia avvenuta in una discoteca spagnola ebbe luogo invece a Madrid il 17 dicembre 1983, quando le fiamme devastarono i locali dell'Alcalá 20 causando la morte di 81 persone, la maggior parte delle quali molto giovani. Quel disastro provocò una bufera politica visto che le indagini dimostrarono che a rendere ancora più grave la catastrofe fu il guasto all'impianto di illuminazione e una porta di sicurezza chiusa. Dopo quell'incendio la Spagna approvò moltissime norme per aumentare la sicurezza nei locali.
Sindaco: «Se norme violate faremo giustizia»
«Ho già chiesto tutte le informazioni e tutte le carte sulle discoteche: posso assicurare che chiunque non abbia rispettato le norme farà i conti con la giustizia, Sinora abbiamo pensato ad assistere i parenti delle vittime, poi lavoreremo sulle responsabilità. Ma costi quel costi chiariremo tutto sino alla fine». Lo afferma il sindaco di Murcia, Josè Ballesta.
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