Ferragosto sottotono per Versilia e Sardegna, sold out il litorale romano. I divieti e il caro prezzi: dalla benzina al pranzo in casa

Ferragosto, niente tutto esaurito in Versilia e Sardegna. Roma, sold out i ristoranti del litorale. I divieti: dai falò al bagno di mezzanotte
Ferragosto, niente tutto esaurito in Versilia e Sardegna. Roma, sold out i ristoranti del litorale. I divieti: dai falò al bagno di mezzanotte
7 Minuti di Lettura
Martedì 15 Agosto 2023, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 18:40

Ferragosto senza "pienone" nelle tradizionali località turistiche con una predilezione per il pranzo a casa, o, tutt'al più, il picnic. Riaperto in mattinata l'aeroporto di Catania, che era stato chiuso a causa della cenere caduta sulle piste dopo l'eruzione dell'Etna. La riapertura era prevista per ieri alle 20 ma è poi slittata a stamane. Il primo aereo è partito alle 6.24, con qualche decina di minuti di ritardo, diretto a Praga. Poi un altro aereo è decollato per Torino. Alle 7.20 invece è atterrato il primo aereo, un volo proveniente da Malta. Ieri alla vigilia di Ferragosto migliaia di viaggiatori hanno dovuto subire disagi: sono stati costretti a non tornare a casa come previsto e a non arrivare in Sicilia - o subire ritardi e disagi - per le vacanze programmate.

 

Ferragosto, le località

Niente tutto esaurito per le tradizionali località turistiche come Sardegna e Versilia. Secondo i dati raccolti dal tour operator Vamonos Vacanze, in tutt'Italia vi è un calo generalizzato del 15%, ma in alcune località si arriva anche a un -30%. In Versilia invece «siamo al 70% di occupazione (l’anno scorso eravamo all’87%)» dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca al Sole 24 Ore. Stesso discorso in Romagna, lontana dal tutto esaurito degli anni passati, anche a causa dell'alluvione che ha rallentato l'avvio della stagione estiva. «A Ferragosto - dice al Carlino di Rimini il presidente provinciale di Confesercenti Fabrizio Vagnini - si registra finalmente un ritorno alla crescita dei flussi turistici, anche se restiamo lontani dalle attese e registreremo con ogni probabilità una flessione rispetto ai numeri dello scorso anno». Pienone, invece, in Veneto, dove già il 14 agosto gli hotel, a detta di Federalberghi, erano già quasi tutti esauriti. 

Roma, sul litorale c'è il tutto esaurito

Rispettata da molti romani anche quest'anno la tradizione di trascorrere il Ferragosto in spiaggia ad Ostia, Capocotta, Fiumicino Fregene e Maccarese. Già alle 7.30 non poche famiglie sono arrivate per «occupare» sulle spiagge libere le postazioni più gettonate sulla battigia. Forte la presenza anche dei turisti stranieri, statunitensi, spagnoli e nord europei in testa. «Abbiamo dovuto dire stop alle prenotazioni già da due settimane e ci sono anche molti stranieri tra gli avventori», riferisce un noto ristorante sul lungomare di Fiumicino. Rafforzati i controlli sul litorale da parte di Polizia di Stato, anche con le moto d'acqua della Squadra fluviale, carabinieri, guardia di finanza e Capitaneria di Porto, che dispiega mezzi navali e personale a terra.

Dopo il pienone ieri sera lungo il porto canale per lo spettacolo, assai applaudito, di Max Giusti, a Fiumicino c'è attesa, per il pomeriggio, per la tradizionale Processione a mare dell'Assunta, patrona dei pescatori, che richiama molti fedeli e visitatori, rito molto sentito dalla comunità cittadina.

 

I rincari

Gli italiani che festeggeranno in casa il Ferragosto spenderanno per il pranzo tradizionale quest'anno in media il 10,7% in più rispetto allo scorso anno. Chi invece opterà per il ristorante dovrà mettere in conto rincari di circa il 5,3%. I dati arrivano da Assoutenti che, sulla base delle rilevazioni Istat, calcola oggi l'impatto dei rincari alimentari sul classico pranzo di Ferragosto in casa o al ristorante. Considerato un pranzo da 8 persone realizzato in casa la spesa, a parità di consumi, sale di circa 22 euro rispetto allo scorso anno, stima Assoutenti. Su una platea potenziale di 15 milioni di famiglie l'aggravio complessivo risulterebbe pari a 330 milioni di euro. Questo perché si registrano in Italia fortissimi incrementi dei prezzi in tutto il comparto alimentare, a partire dai prodotti tipici estivi.e: l’aumento piu alto e quello dello zucchero, i cui prezzi salgono mediamente del +47,3% rispetto allo scorso anno - analizza Assoutenti - L’olio d’oliva rincara del 30,6%, le patate del 26,9%, il riso del 26,7%, i pomodori del 25%, l’insalata del 15,5%. La verdura fresca sale in media del 19,8%, la frutta del 13,8% con punte del 24,3% per le arance, 20,8% la frutta con nocciolo. I gelati segnano +16,2% su anno.

 

 

I divieti

Sono molti i comuni che hanno deciso una stretta su tradizionali falò di Ferragosto e dintorni. Sui 24 km di costa di Fiumicino vige il divieto per falò e bivacchi abusivi, ma questa mattina, in alcuni tratti di spiaggia libera sul Lungomare della Salute, sono ben visibili degli accampamenti con tende e l' «eredità» indecorosa di rifiuti, anche sulla spiaggia libera dinanzi Macchiagrande, tra Focene e Fregene.

A Palermo il sindaco Lagalla che ha imposto il divieto di stazionamento dalla mezzanotte del 13 agosto alle 7 del 16 agosto all’interno del parco della Favorita, meta sempre ambitissima dai palermitani per pic nic e notte in tenda. Divieto di accendere fornelli e fuochi dal 13 al 16 agosto nel citato parco e nelle spiagge, mentre il primo cittadino di Carini ha emesso un’ordinanza per bandire legna, carbone, carbonella e altri materiali utili ad accendere i fuochi, con multe fino a 5.000 euro per chi violerà le regole

A Gaeta, sul litorale laziale, stop al tradizionale rito del bagno di mezzanotte: divieto di balneazione, bivacco e pesca con qualsiasi attrezzo. Stop anche a fuochi e falò, così come a Catanzaro dove non si potranno usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese, accendere fuochi d’artificio o innalzare lanterne nelle aree verdi della città calabrese.

Caro prezzi, dal carburante ai beni di prima necessità

È l'estate dei rincari: complici i prezzi dei carburanti che surriscaldano i prezzi dei beni di prima necessità (oltre l'80% delle merci viaggia su gomma in Italia) tutti i listini segnano rialzi, spesso a due cifre. Una situazione difficile che spinge il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a chiedere una controffensiva per contrastare il carovita, introducendo anche «un contributo di solidarietà su realtà che in questi anni hanno avuto fatturati d'oro», sul modello della tassa sulle banche. A fare i conti le associazioni dei consumatori: dal caro-prezzi nulla si salva, nè il pranzo di Ferragosto, nè le vacanze in Italia. E, appunto, i prezzi della benzina e degli altri carburanti, che ormai in autostrada hanno abbondantemente superato i 2 euro al litro e tra esodo e controesodo continuano a salire. Ne approfittano chiaramente i Paesi concorrenti: nel Belpaese i prezzi dei servizi turistici sono più cari fino ad oltre il 240% e quindi i connazionali si spostano dove, ad esempio, una cena di pesce costa la metà, circa 20 euro. Risultato: calo delle presenze italiane in Italia del 30%. Non si salva neanche il pranzo di ferragosto con rincari che alla fine segneranno un maggior esborso per le famiglie di 330 milioni. E questo anche se decideranno di restare a casa ed evitare il ristorante per risparmiare. Insomma, secondo il noto chef Gianfranco Vissani, sarà «un ferragosto sottotono»: «Le famiglie italiane soffrono la situazione economica, fare spesa è diventato un lusso e poi mancano gli stranieri che arrivavano dall'est Europa e in particolare i russi». Le voci che aumentano sono più o meno tutte con una stangata in arrivo in autunno di circa 1.600 euro in più tra mutui, assicurazioni e corredo per la scuola. La provocazione del premier albanese Edi Rama, che nei giorni scorsi ha pubblicato sui social una foto dove si mette a confronto la folla di italiani che arriva in Albania per trascorrere le vacanze estive con gli sbarchi via mare in Italia degli anni '90, trova riscontro nei dati pubblicati da Consumerismo No profit: «mettendo a confronto 6 note località di mare albanesi con altrettante destinazioni balneari italiane, si scopre che nel nostro Paese le tariffe minime delle strutture ricettive risultano più care in media del +130% rispetto all'Albania, con punte del +248% per gli hotel di alta categoria». L'indagine rileva come l'Albania sia più conveniente anche sul fronte della ristorazione: un pasto completo a base di pesce costa infatti in media nei ristoranti albanesi tra i 20 e i 25 euro a persona, contro i 45/65 euro dell'Italia. «Gli abnormi rincari praticati da alberghi, stabilimenti balneari, ristoranti e servizi turistici in Italia stanno modificando profondamente le scelte degli italiani. - spiega il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele - Non è certo un caso se si registra un calo del 30% delle presenze di connazionali presso le principali località balneari». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA