Coronavirus, negli Usa casi in aumento. Trump: «Facciamo meno tamponi e avremo meno contagi». America Latina oltre i 2 milioni di positivi

Coronavirus, negli Usa casi in aumento. Trump: «Facciamo meno tamponi». America Latina oltre i 2 milioni di positivi
Coronavirus, negli Usa casi in aumento. Trump: «Facciamo meno tamponi». America Latina oltre i 2 milioni di positivi
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Domenica 21 Giugno 2020, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 01:19

Il Covid-19 nel mondo avanza. I casi confermati sono attualmente 8.794.337: i decessi a livello globale sono 464.510. Gli Stati Uniti sono sempre il Paese più colpito, con 2.255.119 casi e 119.719 decessi. Proprio gli Usa hanno registrato 568 decessi correlati al coronavirus nelle ultime 24 ore, secondo l'aggiornamento quotidiano dell'università Johns Hopkins. E' il decimo giorno in cui il bilancio giornaliero delle vittime è inferiore a 1.000 negli Stati Uniti, sebbene rimangano il Paese più colpito dalla pandemia con 119.654 morti su 2.251.205 di contagi ufficiali. Circa 20 Stati americani hanno recentemente visto un rimbalzo delle infezioni, mentre l'epicentro della malattia nel Paese si è spostato da New York e nord-est a sud e ovest. Dopo essere sceso sotto i 20.000, il bilancio giornaliero di nuove infezioni confermate negli Stati Uniti è aumentata negli ultimi giorni a 30.000 e oltre.

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Esistono timori di una seconda ondata di contagi, dopo le riaperture di vari Stati e con i massicci raduni contro la violenza della polizia e il razzismo che hanno avuto luogo nelle ultime settimane negli Stati Uniti. Anche il comizio elettorale del presidente Donald Trump a Tulsa, in Oklahoma, la prima dall'inizio della crisi di Covid-19, è stata accusata di favorire la diffusione del virus.
Nel suo comizio a Tulsa, Donald Trump ha rivelato di aver detto ai dirigenti della sua amministrazione di «rallentare i test» per il coronavirus perché un aumento dei test porta ad un incremento dei casi. Dichiarazioni che hanno sollevato un polverone, raccontano ancora i media Usa, tanto da costringere la Casa Bianca a intervenire: «Stava chiaramente scherzando per richiamare l'assurda copertura mediatica» della pandemia in corso, ha spiegato alla NBC un alto funzionario. Ma il danno ormai era fatto.

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Cina. Le autorità sanitarie hanno riferito di avere registrato 26 nuovi casi, mentre a Pechino si continua a lottare contro il nuovo focolaio scoppiato nel più grande mercato alimentare della città. Tra i nuovi casi di contagio, 22 sono stati conferati proprio nella Capitale e altri tre nella vicina provincia di Hebei. Un caso 'importatò è invece stato registrato nella provincia sudorientale di Fujian. A partire dall'11 giugno, i casi di contagio registrati sono stati 227 molti legati al focolaio nel mercato di Xinfadi, a Pechino. Da allora, le autorità hanno imposto rigide misure di contenimento alla popolazione, isolando interi quartieri, eseguendo test di massa e imponendo la chiusra delle scuole e lo stop a tutti i viaggi non necessari.


America Latina. I contagi causati dalla pandemia hanno superato i due milioni, raggiungendo nelle ultime 24 ore quota 2.002.303. Oltre al Brasile, che denuncia oltre la metà dei casi, contribuiscono al pesante bilancio, fra gli altri, il Perù (251.338) ed il Cile (236.748)
Con l'aggiunta dell'ultimo rapporto delle autorità sanitarie del Messico, che hanno annunciato poco fa che nelle ultime 24 ore oltre 5.000 pazienti sono risultati positivi al test del Covid-19, il totale generale è ora salito a quota 2.007.020. Il Brasile, rivela una elaborazione statistica sui dati ufficiali di 34 nazioni e territori latinoamericani, mantiene la sua indiscussa leadership regionale con 1.067.579 contagi (+34.666) e 49.976 morti (+1.022). Oltre ai citati Perù e Cile, che al secondo e terzo posto hanno registrato rispettivamente anche 7.861 e 4.295 morti, seguono fra i Paesi maggiormente colpiti dalla pandemia Messico (175.202 e 20.781), Ecuador (50.183 e 4.199), Colombia (65.633 e 2.126), Argentina (41.204 e 992), Repubblica dominicana (25.778 e 655) e Panama (24.274 e 485).


Brasile. Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime, che si sta avvicinando alla soglia dei 50mila decessi. Ad oggi, i morti confermati da Covid-19 sono stati 49.976, con un aumento di 1.022 rispetto a ieri, mentre le autorità sanitarie hanno riferito che i casi confermati di contagio sono 1.032.913, di cui 34.666 nelle ultime 24 ore. Gli esperti ritengono che in realtà il numero dei contagi sia molto più alto, a causa del basso numero di test che vengono eseguiti.

Israele. Il numero dei casi positivi è salito in Israele da venerdì mattina di 443 unità, portando così la cifra complessiva aggiornata a 20.686. Lo ha riferito il ministero della sanità secondo cui le guarigioni sono state finora 15.664. I malati assommano a 4.716, 209 dei quali sono ricoverati in ospedali e 28 di essi sono in rianimazione. I decessi sono 305. Alla luce della accelerazione dei contagi, oggi avrà luogo una consultazione straordinaria dei direttori generali del ministeri impegnati nella lotta alla epidemia mentre domani il premier Benyamin Netanyahu presiederà una riunione del
Gabinetto del coronavirus.

Anche la Autorità nazionale palestinese è impegnata a contenere la ripresa della pandemia dopo che il numero dei casi positivi ha quasi toccato la cifra complessiva di 1.000 in Cisgiordania, Gerusalemme est e Gaza. In Cisgiordania - riferisce la agenzia Wafa - il premier Mohammed Shtayeh ha ordinato la chiusura per cinque giorni di Hebron e di due giorni di Nablus. Ha inoltre vietato da oggi lo svolgimento di matrimoni e di altre riunioni pubbliche.
 
 
Libia. Registrati nelle ultime 24 ore altri 24 nuovi contagi da coronavirus, che portano a 544 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo ha reso noto il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie sulla propria pagina Facebook, precisando che i morti restano invariati a 10, mentre i guariti salgono da 83 a 98 e le persone attualmente positive a 436. Severe misure di lockdown restano in vigore in molte città, in particolare del Sud del Paese, per cercare di limitare la diffusione del virus.

India. Il bilancio ha superato quota 400.000: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Le statistiche dell'università americana indicano che i contagi accertati finora nel Paese sono stati 410.451, inclusi 13.254 decessi. Le persone guarite sono 227.728.

Kosovo. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 74 nuovi contagi, con il totale salito a 2.073. Un altro decesso ha portato a 35 il numero delle vittime. Ne hanno dato notizia le autorità sanitarie a Pristina, citate dai media serbi. In Kosovo è in atto una ripresa dei contagi, al pari degli altri Paesi dei Balcani. Circa 100 mila serbi del Kosovo votano oggi per le elezioni parlamentari e locali che si tengono in Serbia. Sono allestiti un centinaio di seggi nelle municipalità abitate dai serbi, nel rispetto delle misure anti-covid - mascherina, distanza, disinfezione delle mani.


Pakistan. Il governo pachistano riaprirà domani i terminal di confine di Torkham e Chaman per le attività commerciali e l'export con l'Afghanistan: lo ha reso noto il ministero degli Esteri in un comunicato. La decisione, ha spiegato il ministero, è stata presa dopo una richiesta di Kabul in questo senso. I due terminal verranno riaperti per permettere il passaggio di mezzi commerciali e delle esportazioni verso l'Afghanistan. Un terzo terminal, quello di Ghulam Khan, verrà riaperto in tempi brevi. Le attività commerciali saranno permesse per sei giorni alla settimana, mentre i sabati saranno destinati al transito pedonale. Il Pakistan aveva chiuso i suoi confini al commercio nella prima settimana di marzo a causa del coronavirus.

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