Sciopero della pesca, marittimo arrestato dopo la notte di violenza per impedire l'uscita in mare. Appello ai commercianti

La manifestazione delle marinerie nella notte tra domenica e lunedì a San Benedetto
La manifestazione delle marinerie nella notte tra domenica e lunedì a San Benedetto
di Emidio Lattanzi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 1 Giugno 2022, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 17:09

SAN BENEDETTO - Una persona arrestata e diversi divieti di ritorno sul territorio sambenedettese. Sono gli strascichi della folle domenica notte vissuta tra le banchine del porto di San Benedetto quando una nutrita delegazione di marittimi, provenienti dagli altri porti, ha raggiunto la Riviera delle Palme per bloccare i loro colleghi della flottiglia sambenedettese che, fino a quel momento, avevano deciso di non seguire i colleghi che stavano per fermarsi e di andare comunque in mare.

 
I fatti
Quella notte, quella tra domenica 22 e lunedì 23 maggio, la situazione superò i limiti della civile discussione in più occasione tanto che sul posto intervenne persino un cellulare della celere oltre a diversi agenti di polizia e militari dell’Arma dei carabinieri.

Quello che ha portato all’arresto dell’uomo, un marittimo di origini straniere e appartenenti ad un’altra marineria, è però legato solo marginalmente alle vicende legate allo sciopero della pesca dal momento che ad animarlo particolarmente, più che la querelle legata al caro gasolio, sarebbe stato l’alcol. In una delle fasi più concitate, quando gli animi erano particolarmente caldi, si è infatti lanciato contro un esponente delle forze dell’ordine, un poliziotto per la precisione, e questo gli è costato l’arresto per aggressione a pubblico ufficiale. E’ stato necessario un po’ di tempo per calmarlo e portarlo a più miti consigli e, soprattutto, a fargli rendere conto di essersi cacciato in guai piuttosto seri.

Guai altrettanto seri che attendono anche altri marittimi, tutti appartenenti a porti diversi da quello sambenedettese, che però quella notte si sono resi protagonisti di azioni tali da vedersi recapitare, in queste ore, dei divieti di ritorno nel territorio comunale di San Benedetto proprio a causa di quanto accaduto sul molo Nord quella notte. Non è escluso che, nelle prossime ore, possano anche arrivare altri provvedimenti relativi sia a quella notte che a quanto successo la scorsa settimana quando un gruppo di facinorosi ha di fatto chiuso e reso inaccessibile il mercato ittico sambenedettese. Si tratta infatti di un struttura comunale e per questo motivo pubblica che non potrebbe essere chiusa in maniera arbitraria da persone che non hanno alcuna autorizzazione. Anche su quel fronte sono al lavoro gli investigatori della questura.


L’adesione
Intanto lo sciopero continua. Le marinerie che, come quella di San Benedetto, si sono fermate sono sempre di più e buona parte dei commercianti sono fermi per supportare la protesta contro il caro gasolio. C’è però il problema che arriva dalla Croazia dove i pescherecci escono in mare e pescano prodotti che poi finiscono anche sul mercato italiano. In queste ore si stanno ripetendo gli appelli ai commercianti a non acquistare quel pesce e a supportare una protesta la cui finalità è quella di convincere il Governo a mettersi al lavoro per far scendere il prezzo dei carburanti per le barche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA