Morte sospetta in Bonifica, si cerca un’altra persona: ancora mille dubbi sul decesso di Sergio Fiumaroli

Morte sospetta in Bonifica, si cerca un’altra persona: ancora mille dubbi sul decesso di Sergio Fiumaroli
Morte sospetta in Bonifica, si cerca un’altra persona: ancora mille dubbi sul decesso di Sergio Fiumaroli
di Emidio Lattanzi
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Domenica 17 Ottobre 2021, 07:50

SAN BENEDETTO  - «Qui non abbiamo sentito nulla, per la verità non ci siamo neppure accorti dell’arrivo delle forze dell’ordine». Parla L’anziano residente dell’unica abitazione che si trova in prossimità del punto in cui è stato ritrovato il cadavere di Sergio Fiumaroli, benzinaio in pensione fermano di 74 anni. Nessun rumore, nessun grido. Nulla. 


E sarà dunque determinante il referto dell’autopsia. Le circostanze della morte dell’ex benzinaio e colonna della Confcommercio fermana sono infatti tutte da chiarire e ancora avvolte nel mistero. L’esame che il medico legale dovrebbe eseguire nel pomeriggio di domani dovrà infatti stabilire se a stroncare Fiumaroli sia stato un malore o se sia stato ucciso. L’ipotesi che qualcuno possa averlo ucciso, infatti, non viene scartata dagli inquirenti tanto che la Procura della Repubblica di Ascoli ha aperto un fascicolo per omicidio.

Un’ipotesi di reato che è anche finalizzata ad eseguire accertamenti particolari durante l’autopsia che sarà eseguita all’interno dell’obitorio dell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, come disposto dalla Procura. Un esame assolutamente necessario per capire perlomeno cosa abbia provocato la morte dell’anziano anche se occorrerà fare piena chiarezza anche sulle circostanze e sull’eventuale presenza di altre persone al momento del decesso nella zona della Bonifica.

L’auto, con il corpo ormai privo di vita, è stato trovato all’altezza dell’ultimo tratto asfaltato di contrada San Giovanni, in prossimità di un incrocio con una strada chiusa in fondo alla quale si trovano un casolare abbandonato e una abitazione. 


Al piano terra vive un anziano che giovedì notte era in casa e che afferma di non aver sentito nulla: «Né un rumore, né un grido. Qui non ci siamo accorti di nulla, nemmeno di tutto quello che è accaduto dopo, quando sono arrivati i soccorritori. Me lo hanno detto la mattina seguente». L’abitazione si trova a poco meno di cento metri di distanza dal punto in cui è stata trovata l’auto e, nel silenzio della notte, difficilmente un grido o comunque dei toni di voce particolarmente elevati sarebbero passati inosservati. Gli investigatori considerano comunque altamente probabile che Fiumaroli non fosse solo al momento del decesso e, nel più stretto riserbo, sono in corso indagini finalizzate ad accertare la presenza di una seconda persona e soprattutto ad identificarla. Impossibile sperare in un aiuto dalla tecnologia.

Da quel punto le vie di fuga sono tre ed è altamente probabile che, se qualcuno abbia abbandonato in tutta fretta l’area, lo abbia fatto dirigendosi verso Ovest, attraverso la strada sterrata che conduce all’area industriale che ospita lo stabilimento dell’ex Mercatone Uno ma svoltando prima di arrivare lì, subito dopo il ponte dell’autostrada, attraverso i campi. 

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