SAN BENEDETTO - Natale nero per i concessionari di spiaggia. Pronta la stangata Tari per 67 imprenditori balneari a seguito di accertamenti effettuati dalla ditta chiamata al recupero crediti.
Gli accertamenti
Da mesi sono in corso rilievi da parte della società incaricata dal Comune. Lo scopo è effettuare nuove misurazioni sugli immobili, da qui il riconteggio della Tari e le nuove cartelle che stanno per partire dal municipio di viale De Gasperi. Finora ne sono arrivate solo sei ai destinatari. Quindi non si tratterebbe di cartelle non pagate bensì di una sorta di conguaglio sulla base dei nuovi rilievi. Inizialmente l’amministrazione aveva deciso di iniziare questi accertamenti dagli edifici a ovest della città, come contrada Barattelle, ma poi c’è stata la virata verso la spiaggia e quindi verso gli chalet. «Sembra che sia in atto un accanimento dell’amministrazione comunale verso gli stabilimenti balneari - tuona la consigliera della lista Piunti Sindaco Emanuela Carboni -. Dopo l’ordinanza di sgombero degli ombrelloni alla vigilia di Ferragosto dello scorso anno, che fece finire la nostra città sulle reti nazionali per il disagio apportato ai turisti; dopo la lunga attesa all’inizio dell’estate di quest’anno per il rilascio delle estensioni delle concessioni, che ha comportato ritardi nel posizionamento degli ombrelloni in spiaggia e dopo l’obbligo del servizio di salvataggio esteso anche al mese di settembre, ora sono stati emessi dall’ente ben 67 accertamenti Tari agli stabilimenti balneari. Provvedimenti che prevedono il recupero di somme relative agli anni passati».
La scelta politica
Secondo Carboni si tratterebbe di una precisa scelta politica. «Dirottare verso questa categoria i controlli che di prassi il Comune aveva iniziato ad effettuare indistintamente su tutti i fabbricati in determinate zone- prosegue la consigliera - tra le quali non rientrava per ora la zona a est del lungomare è stata una decisione politica.
L’aumento del costo e l’esternalizzazione dei servizi insieme a altre azioni intraprese hanno penalizzato le famiglie, i commercianti, gli operatori turistici, i tifosi e diverse categorie di lavoratori pubblici e privati. Purtroppo questa è la conseguenza dell’operato di chi è a capo della nostra città convinto di dirigere la propria azienda piuttosto che una pubblica amministrazione il cui obiettivo è la tutela e il benessere dei cittadini non il proprio tornaconto o quello di pochi».
Intanto la giunta ha approvato lo schema del Piano triennale dei lavori pubblici 2024-2026 per 26.541.972 euro. Tra gli interventi il 2° lotto della riqualificazione del lato est del lungomare centrale per 2,3 milioni di euro, la riqualificazione dell’area dell’ex-mercato di via Montebello (stanziato un milione con progetto curato dall’architetto Marco Bollettini) il restauro di villa Cerboni Rambelli finanziato per 3,5milioni di euro con il fondo del sisma e le manutenzioni straordinarie degli asfalti di diverse strade. Il programma individua una spesa complessiva per la realizzazione di tutte le opere pari a 26.541.972 euro. Delibera che andrà a confluire nel bilancio di previsione che verrà portato nelle prossime settimane in consiglio comunale.