«Parcheggio scambiatore alla stazione di San Benedetto, quartiere escluso dal summit»: denunce di Olivieri e Fratelli d’Italia

«Parcheggio scambiatore a San Benedetto, quartiere escluso dal summit»: denunce di Olivieri e Fratelli d’Italia. Il parcheggio della stazione
«Parcheggio scambiatore a San Benedetto, quartiere escluso dal summit»: denunce di Olivieri e Fratelli d’Italia. Il parcheggio della stazione
di Alessandra Clementi
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 03:35
SAN BENEDETTO - È polemica attorno alla nuova area sosta e al parcheggio scambiatore che verranno realizzati dalla MetroPark presso la stazione ferroviaria. A insorgere è il partito di Fratelli d’Italia che fa notare come con questa operazione il parcheggio diventerà privato e il comitato di quartiere Marina Centro che lamenta il mancato coinvolgimento. 


L’attacco


«Gli incassi dei parcheggi a pagamento alla stazione andranno alla MetroPark – afferma l’esponente di Fratelli d’Italia Gianni Balloni - non nelle casse comunali per essere reinvestiti in città. Insomma l’assessore Gabrielli si preoccupa che tutto avvenga per il meglio in maniera tale che la MetroPark renda più appetibile per i cittadini il servirsi del suddetto parcheggio, ingrassando i ricavi della società stessa. Vuol farci credere che i tempi per la realizzazione su una proprietà non comunale, realizzati da una società legata alle Ferrovie dello Stato e gestita da una società sempre del gruppo Ferrovie dello Stato, dipendano dalle sue indicazioni, quando sono ancora disattesi i promessi tempi di riapertura della piscina e di ripresa dei lavori sul lungomare.

Più che un servizio ai cittadini, i quali indubbiamente avranno comunque un parcheggio in una zona della città che ne è carente, è un’operazione imprenditoriale i cui guadagni nel tempo e dopo aver ammortizzato le spese andranno alle Ferrovie dello Stato».

A far sentire il proprio dissenso è anche il comitato di quartiere Marina Centro che attraverso il suo presidente Luigi Olivieri tuona: «Si è tenuto un incontro tra i vertici responsabili del troncone di Ferrovie dello Stato e di Rete Ferroviaria Italiana con la nostra amministrazione a cui ho chiesto di partecipare ma mi è stato risposto negativamente poiché si trattava di una riunione chiusa e riservata “solo ai tecnici” riguardando aree private. Una volta definito il progetto questo verrebbe presentato alla politica e poi ai cittadini; così mi è stato riferito. Come presidente del quartiere ritenevo di aver titolo». 


Le proposte


Non mancano proposte da parte del quartiere che suggerisce la riqualificazione delle palazzine a sud del corpo principale della stazione ferroviaria e se correlate di scivolo di accesso da via Gramsci, utilizzarle per l’accoglienza turistica o le attività del terzo settore. Anche un’ipotesi di delocalizzarvi l’ufficio postale oltre che impiegare il parcheggio per il transito dei bus.
 

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