San Benedetto, il Villaggio della discordia fa litigare la maggioranza: lettera al sindaco Spazzafumo

Il Centro civico, gruppo più numeroso della maggioranza
Il Centro civico, gruppo più numeroso della maggioranza
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 12 Luglio 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 13:06

SAN BENEDETTO - L’organizzazione del Villaggio Coldiretti, gestita dall’amministrazione comunale, mette a repentaglio la tenuta della maggioranza. I disagi e le polemiche di questi giorni hanno indotto il gruppo di Centro civico popolare, il più nutrito in consiglio, a impugnare carta e penna e scrivere al sindaco Spazzafumo manifestando tutto il proprio dissenso. 


La lettera


Disagi alla viabilità, il centro ingabbiato dagli stand, il lungomare e il Giardino Nuttate de luna occupati dalle bancarelle.

Troppo anche per la prima forza di maggioranza, quali i centristi che, capitanati dal capogruppo Fabrizio Capriotti, assieme al proprio assessore Domenico Pellei, al presidente del consiglio Eldo Fanini, ai consiglieri e ad altri esponenti della lista hanno scritto al sindaco una lettera lamentandosi su come è stata gestita l’organizzazione della manifestazione a cominciare dall’occupazione del Pennello sull’Albula. Missiva non protocollata ma fatta avere al primo cittadino che ha subito convocato gli esponenti della sua maggioranza fornendo risposte e spiegazioni.

Non è mancata la critica al mancato coinvolgimento della stessa coalizione, al fine che tale “romanzina” servi anche per il futuro, visto che la maggioranza si sarebbe ritrovata con una delibera di giunta confezionata ma di cui nessuno conosceva il contenuto. Insomma “Natura amica” diventa il pretesto per un regolamento di conti interno alla coalizione, non va dimenticato come Centro civico popolare sia la lista che da mesi chiede una verifica e annuncia un possibile terremoto politico il prossimo autunno.

Polemiche anche da parte del Pd che boccia soprattutto la location proponendo una zona fiere da predisporre in periferia come avviene in gran parte delle città. «Non siamo contrari alla manifestazione ma il disastro è evidente- affermano i democrat – con il rischio di allontanare dalla nostra città future kermesse. Questo evento non solo andava spostato in un altro periodo dell’anno per favorire la destagionalizzazione del turismo ma soprattutto si doveva individuare una location più consona. Una città presa in ostaggio dagli stand, con il traffico impazzito dovunque, due settimane di delirio in piena stagione turistica per un evento di tre giorni. Questa è una chiara mancanza di pianificazione».


Le accuse


Alle accuse del Pd si aggiungono quelle della coalizione di Canducci: «Possibile non vedano i disagi che hanno creato a tutti? Possibile che non sentano le voci motivate di dissenso? Qui non si tratta solo di coinvolgere ma di avere capacità di visione e organizzazione. Vorremo capire come sono riusciti ad occupare i parcheggi di piazza Mar del Plata visto che esiste una delibera che vieta nel periodo estivo di impiegare quegli spazi proprio per garantire la possibilità di parcheggio. Hanno revocato la delibera? Ne hanno fatta una nuova? Chi ha firmato la certificazione sulla sicurezza visto che la possibilità di transito è praticamente nulla».
 

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