Violenza sessuale, identificati i componenti del branco che ha aggredito la ragazza minorenne

Identificati i componenti del branco che ha aggredito la ragazza minorenne
Identificati i componenti del branco che ha aggredito la ragazza minorenne
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Domenica 17 Luglio 2022, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 08:49

SAN BENEDETTO  - Sarebbero state tutte identificate le persone che, nella notte tra mercoledì e giovedì, avrebbero violentato una ragazza di 17 anni all’esterno di un locale di Porto d’Ascoli. E’ quanto emerge dalle indagini in corso sulla vicenda della minorenne che, all’alba di venerdì, si è presentata in ospedale affermando di essere stata stuprata da un gruppo di ragazzi.

Le indagini

Ragazzi che, a quanto emerge, erano facilmente identificabili in breve tempo dal momento che agli investigatori la diciassettenne ha affermato che si trattava di amici o comunque conoscenti del fidanzatino.

La coppia, stando a quanto trapela dalla testimonianza resa dalla giovane, si sarebbe appartata all’esterno del locale quando sarebbero poi arrivati altri cinque ragazzi, che sembrerebbe conoscessero il fidanzato della diciassettenne, e le avrebbero usato violenza sessuale. Questo, stando a quanto riferisce la giovane, è accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì. Il giorno seguente, all’alba, la ragazza si è presentata in ospedale riferendo dello stupro.

La visita effettuata dai medici che hanno subito allertato il Commissariato, ha confermato che sul corpo della giovane c’erano elementi riconducibili ad una violenza di quel tipo. Le indagini, sulla quali continua ad essere tenuto il massimo riserbo, sono in corso. Diversa la situazione per l’altra denuncia di violenza sessuale per la quale gli investigatori del Commissariato hanno chiuso le indagini e relazionato i dettagli alla Procura. Sembrerebbe che le cose non siano andate esattamente così come riferite nelle ore successive all’episodio che si sarebbe consumato nella zona della pineta dei Funai, a ridosso del Ballarin. Tutta la questione è stata fortemente ridimensionata e l’allarme comprensibilmente suscitato da quella notizia, potrebbe non essere giustificato. Ora però si rende prioritario fare chiarezza e piena luce su quest’ultimo episodio.

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