Doccia fredda, salta il Challenger: impianto Maggioni di San Benedetto senza requisiti tecnici

Doccia fredda, salta il Challenger: impianto Maggioni senza requisiti tecnici
Doccia fredda, salta il Challenger: impianto Maggioni senza requisiti tecnici
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Martedì 5 Marzo 2024, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 07:05

SAN BENEDETTO Dopo 14 anni salta il torneo di Challenger organizzato dal Circolo Tennis Maggioni. Doccia fredda su uno degli appuntamenti clou del cartellone estivo sambenedettese.

Questione di requisiti

Alla base di tale decisione l’impianto che non avrebbe i requisiti richiesti dall’Atp e da qui la polemica su un progetto di riqualificazione presentato quasi dieci anni fa e rimasto chiuso nei cassetti del Comune. L’impianto Maggioni non avrebbe i requisiti tecnici richiesti dall’Association of Tennis Professionals mancando la zona food, gli uffici e altri servizi per ospitare la San Benedetto tennis Cup 2024. Servizi richiesti per accogliere tornei di livello come il Challenger. Negli ultimi anni si erano succedute deroghe per consentire lo svolgimento del torneo ma questa volta l’Atp non ha più potuto chiudere un occhio.

Il caso Coldiretti

E su tutto ha poi pesato anche l’esperienza dello scorso anno con la concomitanza con la Coldiretti e quindi i fuochi d’artificio durante la partita e gli alberghi sold out.

Da qui lo sfogo del presidente Afro Zoboletti: «È una sconfitta non per me o per il Maggioni ma per l’intera città. Dopo tanti anni perdiamo uno degli appuntamenti più importanti sul fronte sportivo, forse la manifestazione più grande insieme alla Tirreno Adriatico. Avevo tenuto a battesimo il Challenger quando ero ancora consigliere per poi proseguire da presidente. Ma ci ritroviamo dopo quasi dieci anni con un progetto di riqualificazione mai attuato e a causa di questo perdiamo anche la manifestazione più importante dell’anno. Va ricordato che il nostro è l’unico impianto dove il Comune non ha mai speso un centesimo, né per la manutenzione ordinaria, né per quella straordinaria».

Autofinanziamenti

Il presidente ricorda come i campi da padel, il pallone pressostatico, il rifacimento dei campi e degli spogliatoi siano stati sempre affrontati dal Circolo senza gravare sulle casse municipali. Rabbia edelusione oggi la fanno da padroni. «A penalizzarci – termina Zoboletti – è stato anche quanto accaduto lo scorso anno con la concomitanza con la manifestazione di Coldiretti, a causa della quale non riuscimmo a trovare le camere libere negli alberghi. Noi che in una settimana portavamo negli hotel circa 50mila euro di incassi. Spero solo che perdere il Challenger sia di monito all’amministrazione affinché si muova qualcosa». Un appuntamento che nel 2023 aveva visto staccare 2mila biglietti e negli anni aveva visto calcare la terra rossa del Maggioni da parte di campioni come Matteo Berrettini, Stan Wawrinka, Filippo Volandri e Fabio Fognini e che lo scorso anno mise in ballo un montepremi di 118mila euro e lo stesso challenger che da 100 quest’anno sarebbe dovuto arrivare a 125, invece questa esperienza per ora si ferma qui.

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