Flop doposcuola dopo i rincari: il Comune corre ai riparti con il bonus. Ecco a chi spetta

Il Comune di San Benedetto
Il Comune di San Benedetto
di Alessandra Clementi
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Sabato 21 Ottobre 2023, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 11:54

SAN BENEDETTO - Bonus per il doposcuola affinché sia accessibile a tutti. Quanto emerso nella riunione svoltasi ieri in municipio alla presenza del settore sociale che si sta occupando del servizio, dei rappresentanti dei tre istituti scolastici comprensivi quindi delle due cooperative coinvolte e dei consiglieri comunali, il tutto coordinato dall’assessore Andrea Sanguigni. 

 
La flessione


Il problema era sorto a seguito del notevole aumento dei costi del doposcuola arrivato a sfiorare il 60%.

Quindi aumenti di 5 euro per un giorno di lezione e fino a 30 euro per due giorni. Lo scorso anno scolastico per la frequenza di tre giorni a settimana si pagavano 85 euro mensili, mentre quest’anno si paga 135 euro con un aumento del 59%. Per due giorni a settimana si pagavano 65 euro, quest’anno 95 euro con un aumento del 45%. L’unico Isc ad attivare il servizio è stato il Nord che ha visto gli iscritti passare dai 50 dello scorso anno a 15 degli attuali. Pertanto molte famiglie malgrado le necessità hanno scelto di rinunciare ad un servizio essenziale presente nelle scuole cittadine da ben 11 anni a questo si è aggiunto il fatto che sa l’Isc Centro che quello Sud non hanno attivato il servizio.

Decisioni queste ultime motivate dal fatto che non ci sarebbero state richieste, nell’Isc sud il problema sarebbe dato dall’assenza della mensa per cui sarebbe più problematico riportare i bambini a scuola nel pomeriggio per svolgere i compiti mentre nell’Isc centro la stessa dirigente Elisa Vita non avrebbe fatto richiesta. Attualmente le famiglie pagano direttamente alla cooperativa, ma l’obiettivo sarebbe quello da parte del Comune di rimborsare la quota parte che avrebbe dovuto versare in più la famiglia alla cooperativa. 


«Il nostro impegno- ha affermato l’assessore Sanguigni – è quello di ripristinare le tariffe che c’erano lo scorso anno attraverso aiuti alle famiglie da applicare sulla base dell’Isee, così come avviene per i campi scuola in estate. La riunione è comunque servita per ribadire la regolarità tecnica del bando e dell’assegnazione del servizio». La flessione c’è stata visto che le famiglie non se la sono sentita di affrontare degli aumenti così pesanti e in molte si sono organizzate creando dei gruppi di studio tra vari bambini e coinvolgendo un insegnante privato. Sanguigni ha annunciato novità, nei prossimi giorni, anche sul fronte del trasporto scolastico dove non sono mancati inasprimenti sui costi legati al bando regionale.

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