A piedi, in bici e a bordo dei bus: rivoluzione green e meno auto

Il progetto per gli alunni
Il progetto per gli alunni
di Marco Braccetti
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Lunedì 31 Luglio 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 13:11

SAN BENEDETTO - Limitare gli orari d’ingresso nei centri abitati di San Benedetto e Porto d’Ascoli a furgoni per la consegna di merce o ad altri mezzi pesanti, così da rendere più fluida la viabilità urbana. E ancora: arrivare a definire un servizio di “Bici-Bus scolastico”, modo sostenibile per andare a scuola, ossia un “autobus a due ruote” formato da un gruppo di scolari in bicicletta che vanno e tornano da scuola accompagnati da genitori volontari, lungo percorsi prestabiliti e messi in sicurezza. Ecco due obiettivi del Pums (Piano urbano della Mobilità sostenibile) e del Biciplan. 


L’incarico


Due documenti strategici per la città del futuro, che iniziano a prendere forma. Recentemente, infatti, un atto municipale firmato da Giorgio Giantomassi (dirigente dell’Area Gestione del territorio) ha dato il via alla redazione tecnica degli elaborati. In particolare, tale complesso compito è stato affidato ad un team di esperti esterni, riunito in raggruppamento temporaneo d’imprese composto dalla romana Isfort Spa e dalla Elaborazionipunto Org Srl, con sede legale a Bari. Costo complessivo dell’operazione: 99.918 euro. La tempistica è già stata definita. Dal Comune contano di arrivare all’approvazione dei nuovi strumenti nel giro di 14 mesi. Dunque entro la scadenza naturale dell’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Antonio Spazzafumo, fissata per il 2026. In particolare, l’obiettivo del Biciplan è quello di ricucire la rete di piste ciclabili esistenti o di previsione con i tratti mancanti, valutando anche interventi “leggeri” quali corsie ciclabili o di moderazione della velocità (limiti 20/30 km/h), sviluppando sia il tema della pianificazione delle infrastrutture che le azioni atte a favorire lo sviluppo della mobilità ciclabile.

Mentre nel Pums, in buona sintesi, si riprogetterà una città pensando meno all’automobile privata e più ai pedoni, ai ciclisti ed agli utenti del trasporto pubblico. Infatti, ai progettisti è stato chiesto di recuperare ed adeguare l’uso delle strade e delle piazze, tenendo conto delle esigenze dei diversi utenti (pedoni, ciclisti e utilizzatori del Tpl), in particolare negli ambiti ad elevata densità di residenza o di servizi, come le scuole e le strutture sanitarie. 


Le motivazioni


In definitiva, la visione della San Benedetto futura è questa: «Diminuire gli spostamenti quotidiani con auto e moto, a favore di modalità di trasporto a minore impatto (piedi, bici, bus) all’interno della città». L’amministrazione s’è posta come risultato finale quello di azzerare gli incidenti stradali mortali registrati in città. Per arrivare a redigere i due documenti, servirà una mole importante di dati aggiornati. Ad esempio, viene prevista una nuova campagna di monitoraggio del traffico, in relazione alle tre fasce orarie (mattina, media giornata e sera), prevedendo almeno 10 postazioni di rilievo sia nei giorni feriali che festivi, nel periodo invernale e in quello estivo.
 

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