Ottobrata in Riviera, l'effetto collaterale è lo smog fuori controllo: ecco quando scattano i provvedimenti

Ottobrata in Riviera, l'effetto collaterale è lo smog fuori controllo: ecco quando scattano i provvedimenti. La spiaggia in ottobre 2022
Ottobrata in Riviera, l'effetto collaterale è lo smog fuori controllo: ecco quando scattano i provvedimenti. La spiaggia in ottobre 2022
di Marco Braccetti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 31 Ottobre 2022, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 12:24

SAN BENEDETTO Dopo lunghi mesi di tranquillità, torna l’allarme-smog lungo la Riviera delle Palme. Le condizioni metereologiche di quest’eccezionale “ottobrata” favoriscono gli accumuli d’inquinamento. Problema che riguarda praticamente tutt’Italia e, purtroppo, San Benedetto non fa eccezione. Durante la settimana appena conclusa, la centralina Arpam presente lungo via Asiago ha registrato quattro giornate consecutive con polveri sottili Pm10 sopra i livelli di guardia.  


La soglia


La soglia-limite giornaliera, lo ricordiamo, è di 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Ebbene, rispettivamente mercoledì, giovedì, venerdì e sabato si sono avuti questi numeri: 64, 57, 64 e 54. Una “quaterna” sulla ruota dello smog che non lascia dormire sonni tranquilli. Anche perché, il clima da “estate-autunnale” dovrebbe proseguire anche a inizio novembre. Dunque, ci saranno ancora tutte le condizioni per nuovi giorni con aria “sporca”. Su questo fronte, le norme fissate dalla Regione Marche prevedono che, arrivati a 5 giornate consecutive con livelli di Pm10 anomali, i Comuni interessati sono chiamati a prendere provvedimenti. Dalle domeniche ecologiche a incentivi per il trasporto pubblico, passando per rafforzamenti dei divieti di transito verso i veicoli più inquinanti. Queste disposizioni sono inserite nel nuovo Piano d’Azione regionale contro lo smog che, per dirla tutta, si attua nel periodo compreso tra il 1 novembre ed il 15 aprile 2023.

Quindi, a livello burocratico, occorrerà vedere se gli ultimi sforamenti potranno essere conteggiati per far scattare il giro di vite. In ogni caso, il problema resta. Infatti, questi non sono solo meri dati statistici.

Il calcolo

E’ scientificamente dimostrato come la presenza di elevate concentrazioni di micro-polveri nell’aria incida sfavorevolmente sulla qualità della vita di chi quell’aria è costretto a respirarla. Complessivamente, da inizio 2022, i giorni di sforamento son stati solo otto. Prima della recente raffica, l’ultimo dato anomalo risaliva addirittura a fine gennaio. Esattamente: giovedì 27 gennaio, quando si registrarono 53 microgrammi di Pm10 dispersi dell’aria. In ogni modo, è ben lontana la fatidica soglia delle 35 giornate all’anno con livelli di smog allarmanti. Altro limite - questo posto da leggi europee - oltrepassato il quale le varie amministrazione comunale convolte son chiamate a prendere nuovi provvedimenti anti-smog. In Riviera, sono ormai anni che non si verifica più una simile, negativa, eventualità. 


I precedenti


Ultimamente avvenne a fine 2014 e fine 2015, con l’amministrazione d’allora (guidata da Giovanni Gaspari) che promosse blocchi del traffico e nuove strette contro i mezzi più inquinanti. Intanto resta sullo sfondo l’attivazione di una centralina di monitoraggio dell’inquinamento a Porto d’Ascoli. Un provvedimento previsto da una mozione promossa da Peppino Giorgini e Fabio Urbinati, passata in consiglio regionale nel 2018 e rimasta però lettera morta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA