Donna assediata in casa da gabbiani minacciosi che l'aggrediscono. Ma hanno un buon motivo per farlo

Il nido dei gabbiani
Il nido dei gabbiani
di Emidio Lattanzi
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Domenica 30 Maggio 2021, 05:25

SAN BENEDETTO - È un incubo che dura ormai da qualche giorno quello di una donna, residente in via San Martino al centro di San Benedetto, che non riesce più ad uscire sul balcone di casa per colpa di un nido di gabbiani. Si perché all’interno di quel nido c’è un cucciolo di gabbiano e l’istinto protettivo della sua, evidentemente numerosa, famiglia, rende i volatili che frequentano la zona particolarmente aggressivi e minacciosi. 

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Il nido si trova sul tetto, a ridosso di un terrazzino adiacente le tegole, esattamente nel punto in cui il nido è stato posizionato dai gabbiani.

Il problema è che quando la malcapitata residente vuole uscire sul terrazzo si ritrova con 4-5 gabbiani che iniziano a volare in circolo sopra la sua testa. La donna, esasperata, ieri mattina ha chiamato i vigili del fuoco del distaccamento di San Benedetto che sono saliti fin sopra l’ultimo piano ed hanno preso atto della situazione con il nido realizzato proprio tra il terrazzino e il tetto. Il problema è legato proprio a quello che c’è dentro quel nido, un cucciolo che i gabbiani sono pronti a proteggere. E vedono come una minaccia tutto ciò che si avvicina a quel piccolo tanto che anche quando i pompieri sono arrivati gli uccelli hanno ripreso a fare le stesse nervose evoluzioni messe in atto negli ultimi giorni con la padrona di casa. 


I vigili del fuoco non però potuto fare altro che prendere atto della situazione e suggerire alla malcapitata di attendere che il piccolo cresca e diventi indipendente. Lo stesso Ente nazionale protezione animali indica che nel caso di nidi già “operativi” , l’ente sottolinea che «è vietato rimuoverlo e uccidere o gettare dal balcone i piccoli nati e che le proprie guardie zoofile volontarie non esiteranno a denunciare alla Magistratura i responsabili individuati»; suggerisce invece di «disporre attorno al nido un alto paravento di tavole, mobili o cartoni, aperto solo verso la direzione di arrivo dei volatili, in modo da separarlo anche visivamente dalle zone del terrazzo frequentate da persone.

Poco dopo i piccoli diventano in grado di volare e si allontaneranno subito dopo con i genitori». Insomma per la malcapitata residente di via San Martino sono in arrivo altre due o tre settimane di “passione” in attesa che il piccolo, che ha suo malgrado adottata, sia in grado di spiegare le ali e allontanarsi da solo dal nido. Nel frattempo sull’abitazione di via San Martino continuano a volare a bassissima quota i gabbiani che si muovono come vere e proprie sentinelle del nido e del suo ospite.

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