San Benedetto, l'assessore Gabrielli: «Ricorso Areamare, risposta in 4 mesi: non servirà un commissario»

Areamare il progetto
Areamare il progetto
di Alessandra Clementi
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Venerdì 9 Giugno 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 12:33
SAN BENEDETTO - «Le sentenze non si discutono ma si applicano, noi daremo risposta entro 4 mesi senza scomodare il prefetto». Così l’assessore all’Urbanistica Bruno Gabrielli di fronte alla sentenza emessa nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato sul ricorso Areamare, visto che la magistratura ha dato ragione all’impresa sollecitando l’amministrazione comunale a fornire una risposta su cosa intende fare di fronte alla variante che andrebbe a realizzare palazzine su via del Cacciatore e via Mare.  


L’obiettivo


All’indomani del pronunciamento che ha accolto il ricorso dell’impresa Areamare, l’ufficio urbanistica del Comune si è impegnato a redigere una lettera attraverso cui fornire una risposta alla società edile che chiede di sapere se l’amministrazione ha intenzione o meno di portare avanti la variante per realizzare quattro palazzine da tre piani e quattro villette su via del Cacciatore alla Sentina e quattro palazzine di quattro piani, una piazza oltre a sei villette in via Mare, dietro contributo di 1,2 milioni di euro. Il Comune quindi intende scongiurare l’intervento del Prefetto che verrebbe nominato quale commissario ad acta nel caso di mancata risposta ed è immaginabile che nella replica dell’amministrazione venga sottolineata l’intenzione di redigere un nuovo Piano regolatore generale e mettere in soffitta le varianti.

E proprio in merito al prossimo Prg che nei giorni scorsi si è svolta una spedizione presso il Comune di Fano alla presenza del consigliere Umberto Pasquali con il dirigente dell’urbanistica Giorgio Giantomassi dove si è svolto un incontro con il sindaco Massimo Seri per conoscere l’iter urbanistico seguito dall’amministrazione fanese per arrivare all’adozione di una nuova pianificazione del territorio. 


L’accusa


Sull’argomento interviene anche il consigliere dei Verdi Paolo Canducci: «In un consiglio comunale - dice - avevo ricordato all’assessore Gabrielli che le varianti non si bloccano con dichiarazioni sulla stampa ma con un atto di indirizzo dell’amministrazione che ne esclude l’interesse pubblico, cosa che inspiegabilmente non ha fatto Piunti prima della fine del suo mandato. Questo atto non è mai stato elaborato e si va avanti con incarichi spot, Pums, Piano direttore senza una visione di insieme. Mi auguro che la sentenza spinga l’amministrazione a chiarire la politica urbanistica». Intanto nella riunione di maggioranza di mercoledì l’assessore Andrea Sanguigni ha illustrato la situazione degli alloggi popolari sottolineando la presenza di 21 alloggi sfitti di cui 10 dell’Erap e 11 del Comune. Verranno riqualificati con 67mila euro viste le numerose domande che a oggi vedono 250 famiglie in graduatoria. 

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