Variate al Prg di Macerata, su via Panfilo l’opposizione all’attacco: «Una tragicommedia: prima grande sconfitta in Consiglio»

La mossa dell’assessore Iommi e la mancanza del numero legale nel mirino

Il sindaco Sandro Parcaroli
Il sindaco Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
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Giovedì 18 Aprile 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 12:49

MACERATA Opposizione per una volta compatta sul fronte della variante al Prg di via Panfilo con l’amministrazione Parcaroli costretta l’altrogiorno a proporre per la terza volta il rinvio della delibera. Si fanno sentire le divisioni nel centrodestra, sia all’interno della giunta che tra i partiti che formano la maggioranza. 

L’affondo

«In due giorni di Consiglio Comunale - scrivono i consiglieri comunali Roberto Cherubini, Alberto Cicaré, Ninfa Contigiani, Maurizio Del Gobbo, Elisabetta Garbati, Alessandro Marcolini, David Miliozzi, Stefania Monteverde, Ulderico Orazi, Andrea Perticarari, Narciso Ricotta e Roberto Spedaletti - abbiamo visto e ascoltato di tutto. Ma un dato è certo ed evidente: come l’esercito di Napoleone è caduto nella campagna di Russia, così l’Amministrazione Parcaroli con la variante urbanistica su Via Panfilo ha subito la prima grande sconfitta in Consiglio. Peccato che qui di grande condottiero non se ne veda l’ombra, e che anche l’armata sia piuttosto allo sbando. Le premesse: il Consiglio era chiamato ad approvare definitivamente una variante urbanistica riguardante alcune aree della città. In particolare, quella riguardante la trasformazione da verde pubblico a edificabile di un’area in Via Panfilo ha suscitato la reazione dei residenti. Il risultato è che l’Amministrazione messa contro un muro ha più volte rinviato la delibera, e l’ha anche modificata per cercare di rabbonire i cittadini, che però hanno mangiato la foglia e hanno mantenuto la loro opposizione».

La mossa

La mossa di Iommi e la mancanza del numero legale: «Nella seduta di ieri tutto sembrava pronto per l’approvazione della delibera: l’assessore Iommi l’ha illustrata e c’è stata la discussione.

Ma dal dibattito sono emerse tante di quelle contraddizioni nelle premesse e nel contenuto, che la maggioranza e l’Amministrazione hanno preferito rimandare l’approvazione al giorno successivo. Sorpresa! La notte porta consiglio soprattutto se nel frattempo arriva la minaccia di un ricorso al Tar, così il giorno dopo l’Assessore Iommi chiede di sospendere ancora una volta l’approvazione. Peccato che l’Amministrazione, che ha imposto la sospensione, chiamata a votarla non aveva il numero legale, e dopo tre conteggi e un’ora di sterile attesa del consigliere ignoto mancante, si è dovuto prendere atto che la maggioranza era svaporata: la seduta del Consiglio è rinviata a giovedì in seconda convocazione, quando vedremo se la pantomima continuerà». L’attacco finale al sindaco: «I personaggi di questa tragicommedia sono molteplici: dal sindaco che non ha alcun controllo sui suoi assessori e sulla sua maggioranza politica; all’Assessore Iommi che dietro una cortina di fumo di teoria urbanistica ha proposto e difeso una palese manovra di cementificazione».

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