SAN BENEDETTO - La città si mobilità per i colori rossoblù. Viste le difficoltà economiche emerse negli ultimi giorni da parte del club sambenedettese subito si è scatenata una gara di solidarietà.
Dopo Noi Samb anche il mondo del Rugby pronto a tendere una mano alla squadra locale in difficoltà, ma la Samb risponde un laconico: «No, grazie».
La proposta
E’ noto l’altruismo e la filosofia del “terzo tempo” che si cela dietro al gioco del rugby. E questa volta la palla ovale lo ha dimostrato alla grande. La Fi.Fa. Security Unione Rugby San Benedetto, infatti, vista la situazione difficile in cui verte la Sambenedettese Calcio, si è resa disponibile a sostenere l’impegno economico per la trasferta che questo pomeriggio vedrà i rossoblù sul campo del Legnago.
Le difficoltà
Da settimane sono ormai note le difficoltà economiche della squadra rossoblù che vede ben quattro mensilità non pagate ai calciatori che hanno annunciato la messa in mora a partire da domani e da qui 20 giorni a disposizione della società per sistemare le varie pendenze. «Da sempre sostenitori di tutta l’unità sportiva e sociale sul territorio- afferma Edoardo Spinozzi dell’Unione Rugby - la Fi.Fa Security Unione Rugby si è confrontata con l’assessore allo sport Pierfrancesco Troli, ed in accordo con tutti i soci e partner, ha voluto essere al fianco sia della Sambenedettese Calcio che di tutti i tifosi della città che meritano di vedere i propri colori scendere in campo. Ci auguriamo che questo sia il primo passo verso una nuova direzione positiva per la ripresa della nostra gloriosa squadra di calcio».
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Ma alla proposta della Fifa Rugby di pagare la trasferta di Legnago, è arrivato subito il rifiuto da parte della Sambenedettese Calcio che annuncia di essere pronta a pagare di tasca propria le spese di viaggio, tamponi, vitto e alloggio della squadra. «Fino a oggi tutte le trasferte, i pranzi e i tamponi sono sempre stati pagati dalla Sambenedettese e da nessun altro – spiega il club rossoblù - E anche la trasferta di Legnago non sarà pagata da nessuno che non sia la società. In questo momento chiediamo di non alimentare tensioni raccontando o scrivendo ulteriori dettagli non veritieri che fanno solo male a chi si prodiga ogni giorno per portare avanti il club».
L’incontro
A questo punto si attende l’incontro, richiesto dall’associazione Noi Samb, con la società e l’amministrazione comunale al fine di fare chiarezza su questo difficile momento.
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