Ripatransone, scheletro in un sacco
Gli indizi conducono al caso Gaetani

Ripatransone, scheletro in un sacco Gli indizi conducono al caso Gaetani
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Mercoledì 2 Dicembre 2015, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 07:54

RIPATRANSONE - E' stato un agricoltore di Acquaviva a trovare i resti umani rinvenuti in una vigna a San Savino.


Nel campo che si trova al di sotto della strada che collega Acquaviva alla vallata del Tesino è stato rivenuto un cranio che, stando alle indiscrezioni, si sarebbe trovato all'interno di un sacco di plastica verde e giallo, riconducibile al fertilizzante agricolo Nitrophoska, commercializzato dagli anni Trenta, ma di un tipo che sarebbe entrato in uso soltanto dagli anni Settanta in poi.

Tutte intorno le ossa, parte delle quali sono state polverizzate dal passaggio del trattore e della pala meccanica con la quale i braccianti stavano rivangando la terra. Terra che, l'ultima volta, era stata smossa circa 25 anni fa, poco prima della scomparsa dell'allora 32enne Gaetano Gaetani.

Il sacco di plastica (che ufficialmente non viene ancora considerato come contenitore di parte di quei resti ma è stato comunque acquisito dalla Procura di Fermo) e la cronistoria delle coltivazioni in quell'area, porterebbero tutte alla stessa conclusione e cioè che quei resti potrebbero appartenere ad una persona portata lì, e forse lì uccisa, tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta.

Forse è tutta una serie di coincidenze ma in zona in molti pensano a Gaetano Gaetani il giovane acquavivano sparito nel nulla nel 1991. E' ancora presto per tirare conclusioni. La Procura attende infatti i risultati degli esami effettuati su quelle ossa prima di sbilanciarsi in ipotesi sull'origine del corpo.

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