ASCOLI Con una delibera firmata ieri dal capo del personale dell’azienda sanitaria territoriale, Massimo Esposito, è stato ufficialmente riammesso in servizio (con effetto retroattivo dal 7 dicembre, ovvero dal giorno dopo della sentenza) Leopoldo Wick, l'infermiere di 60 anni di Grottammare, assolto «perchè il fatto non sussiste» dalla Corte di assise di appello di Ancona dopo che in primo grado era stato condannato all'ergastolo per le morti sospette nella Rsa di Offida. Purtroppo, però, Leopoldo Wick non riprenderà subito servizio.
La storia
Deve ancora riprendersi, infatti, dai postumi della detenzione che lo ha minato nel corpo e nello spirito.
In primo grado l’Asur era stata chiamata a processo in quanto responsabile civile e condannata in solido con l’infermiere a risarcire le provvisionali. Con la sentenza d’appello, anche l’azienda sanitaria è salva. Le motivazioni della sentenza tra 90 giorni, poi l’eventuale ricorso in Cassazione della Procura generale.
La questione però ancora non è conclusa. «Sono convinto che nelle carte del processo ci siano elementi più che sufficienti per dimostrare la colpevolezza dell'imputato, i cui diritti sono stati rispettati in ogni fase dell'inchiesta sui decessi avvenuti nella Rsa di Offida», ha affermato Monti dopo che la Corte d’appello d’assise ha assolto l’infermiere Leopoldo Wick.