Coronavirus, Ascoli ancora a quota zero trema per i fuggiaschi delle case vacanza: già due in quarantena

Coronavirus, Ascoli ancora a quota zero trema per i fuggiaschi delle case vacanza: già due in quarantena
Coronavirus, Ascoli ancora a quota zero trema per i fuggiaschi delle case vacanza: già due in quarantena
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Lunedì 9 Marzo 2020, 11:44

ASCOLI - «Siamo talmente isolati che nemmeno il Coronavirus riesce a raggiungerci». La battuta dal positivo contagio che circola in città serve ad esorcizzare l’emergenza che al contrario sta duramente colpendo le Marche. Per fortuna, dei due tamponi inviati ieri ad Ancona, uno è risultato negativo mentre dell’altro si conoscerà l’esito solamente questa mattina ma c’è cauto ottimismo. Eppure nel Piceno sembra di vivere in una bolla, con la consapevolezza, che prima o poi anche Ascoli rientrerà nella classifica del Dipartimento della protezione civile.

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Il presagio è legato alla fuga di molti residenti delle zone rosse che sabato notte sono scappati, specie dalla Lombardia, per rifugiarsi nelle case vacanza della costa picena. Già ieri sera, ad esempio, c’erano due lombardi che hanno avvisato il dipartimento di prevenzione informandoli di avere i sintomi del Coronavirus. Sono stati messi in quarantena. E per gli ispettori del dipartimento di prevenzione sta diventando un’impresa riuscire a rintracciare tutti coloro che sono fuggiti dalle zone rosse. C’è chi, per fortuna, ha segnalato lo spostamento in maniera responsabile, ma gli altri? Un caso che spaventa il sindaco Marco Fioravanti il quale ha scritto a Ceriscioli. «Come sindaco della città di Ascoli Piceno ho tempestivamente provveduto a informare la cittadinanza della necessità, da parte di coloro che hanno sostato o transitato nelle aree interessate dal nuovo decreto, di comunicare al proprio medico di famiglia o alla Asl competente tale circostanza, così da prevenire il rischio di un possibile contagio da Coronavirus. Ma sono altresì convinto che sia fondamentale una ordinanza regionale che possa dare ulteriore forza all’azione dei sindaci e che sancisca l’obbligo di isolamento domiciliare per tali individui».

 

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