ASCOLI - La pandemia ha fatto un’altra vittima illustre a livello commerciale, ma stavolta a pagare pegno non è solo un angolo centrale della città che potrebbe rimanere abbandonato a lungo ma anche tanti clienti che avevano investito i propri soldi su questa azienda e che ora rischiano di rimanere senza ciò di cui avevano diritto. Parliamo dell’attività “Dentix”, che dopo il lockdown non ha mai più riaperto i battenti, limitandosi ad esporre un cartello all’ingresso che esibisce un numero che in realtà è rimasto sempre muto.
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E così si moltiplica in città il numero delle persone rimaste senza risposta, che si stanno rivolgendo a figure legali e ad associazioni di consumatori perché la maggior parte di loro ha sottoscritto un finanziamento per accedere alle cure ritrovandosi adesso senza terapie, senza impianti ma con le rate da pagare.
Da qualche anno “Dentix” era riuscito a dare nuova vita ad un angolo di piazza Roma che per troppo tempo era rimasto buio e inattivo, un tempo lontanissimo sede della Standa.
La filiale
La procedura
Intanto dalla Spagna, dove c’è la casa madre, agli avvocati scesi in campo è stato comunicato che è stata avviata la procedura fallimentare della azienda. Intanto, in attesa di una risoluzione, il caso in questione permette di porre l’accento sulla rinuncia da parte di non poche attività in città a voler continuare ad operare dopo il lockdown. Una decina solo quelle già dismesse ad Ascoli ma si teme che dopo la stagione estiva possano essere altrettante le aziende pronte a fare altrettanto, soprattutto nel campo dell’abbigliamento e nel settore degli accessori.
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