Pugno duro sul corteo contro il Dpcm non autorizzato: filmati al setaccio, sanzioni in arrivo

San benedetto, pugno duro sul corteo contro il Dpcm non autorizzato: filmati al setaccio, sanzioni in arrivo
San benedetto, pugno duro sul corteo contro il Dpcm non autorizzato: filmati al setaccio, sanzioni in arrivo
di Luigi Miozzi
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Martedì 3 Novembre 2020, 07:10

ASCOLI - Indagini di polizia giudiziaria e provvedimenti per individuare i responsabili della manifestazione di domenica sera per protestare contro le disposizioni del governo con tanto di corteo composto, oltre che da commercianti e partite Iva in difficoltà, anche da alcuni esponenti di CasaPound e militanti di destra, finito con il lancio dei lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine. Si stanno passando sotto la lente i filmati registrati dagli agenti della polizia scientifica per ricostruire nei minimo particolari quanto accaduto. 

I filmati

A cominciare dal fatto che la manifestazione non era stata autorizzata pochè non c’era stato alcun preavviso alle autorità competenti, tanto più che dalla Questura nei giorni precedenti era stata diffusa la comunicazione che la manifestazione non era autorizzata, tanto meno un corteo diretto verso il centro.

Per questo motivo, domenica sera dalla Questura era stato improntato un servizio d’ordine affinchè si evitasse lo svolgimento del corteo. A nulla, poi, sarebbero valse le ripetute intimazioni da parte dei funzionari di pubblica sicurezza agli organizzatori di non muoversi in direzione di piazza del popolo, anche durante le prime centinaia di metri percorse da piazza Immacolata. E quando il corteo è arrivato in viale Indipendenza, sono stati utilizzati due lacrimogeni che, assicurano dalla Questura sono stati lanciati in maniera corretta, per disperdere i manifestanti ed evitare qualsiasi forma di contatto con i reparti antisommossa schierati all’altezza delle fontane del Pilotti. Contatti che avrebbero potuto avere delle conseguenze molto gravi. Una condotta che però ha suscitato notevoli reazioni, anche sui principali social network dove già nella serata di domenica sono iniziati a circolare i filmati di quanto accaduto. Anche alcuni esponenti politici hanno commentato quanto accaduto. 

L’affondo

«Ho sempre rispettato chi rischia la propria incolumitá per la sicurezza di tutti e lo faró sempre – scrive sui social il consigliere comunale Alessio Rosa -. Ieri però è mancato, da parte di qualcuno, quel buon senso che ti permette di indossare orgogliosamente la divisa. Ieri è mancato quel buon senso che ti permette di capire che la manifestazione di ieri era un urlo disperato di chi, tra un pó, dovrà stringere la cinghia e rischia la chiusura definitiva della propria attivitá. Non si possono lanciare delle bombe lacrimogene ad altezza uomo in un corteo dove sono presenti anche famiglie e bambini». A criticare il comportamento delle forze dell’ordine è anche Giorgio Ferretti: «E’ inaccettabile il pericoloso lancio di lacrimogeni su commercianti e partite Iva – ha dichiarato l’ex candidato sindaco di CasaPound – lavoratori italiani che stavano pacificamente manifestando il loro dissenso verso i Dpcm, come accade tranquillamente in quasi tutte le città d’Italia, bersagliati da quelli che dovrebbero essere i tutori dell’ordine. Spero in una presa di posizione della politica e delle istituzioni, che porti alle dimissioni di chi era lì per gestire l’ordine pubblico». Affida a Facebook il suo sfogo anche il consigliere regionale Andrea Maria Antonini: «Ho assistito a una scia luminosa che non mi è piaciuta per niente lanciata per far lacrimare, quasi ad altezza uomo, del tutto inutile e gratuita, poteva essere pericolosa». 

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