Corteo di protesta non autorizzato con lacrimogeno sparato dalla polizia

Corteo di protesta non autorizzato con lacrimogeno sparato dalla polizia
Corteo di protesta non autorizzato con lacrimogeno sparato dalla polizia
di Luca Marcolini
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Lunedì 2 Novembre 2020, 04:00

ASCOLI  - Alla fine una manifestazione di protesta c’è stata, anche se non autorizzata. E si è conclusa con un blocco stradale degli agenti della polizia e il lancio di un lacrimogeno all’altezza del ponte di Porta Maggiore per stoppare il corteo diretto verso il centro. Un gesto che, a quel punto, ha contribuito ad accendere gli animi delle almeno 200 persone che volevano a tutti i costi concludere il corteo fino a piazza del Popolo.

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Una domenica movimentata, dunque, per questa iniziativa spontanea e comunque non autorizzata dalla Questura, nonostante il divieto arrivato venerdì scorso all’iniziativa analoga che avevano ipotizzato i commercianti riuniti al Centro sportivo Tofare proprio per lo stop ai cortei imposto dalle normative anticovid. 


Tutto è successo intorno alle 18,30, dopo che l’iniziativa è stata promossa anche attraverso i social da più persone tra cui anche commercianti, oltre ad altri cittadini e anche a qualche esponente di forze politiche, che volevano manifestare contro le ultime disposizioni del Governo esprimendo così la rabbia per provvedimenti risultati indigesti soprattutto ad alcune categorie. Già nelle ultime ore era stato diffuso un volantino in cui si invitavano a partecipare «imprenditori, commercianti, palestre, centri sportivi, artigiani, partite iva e lavoratori a scendere in piazza in modo pacifico per far sentire la loro voce». Il punto di ritrovo era stata individuato in piazza Immacolata ed è da lì che i manifestanti si sono ritrovati per poi avviare il corteo diretto verso il centro della città. Circa 200 persone che durante il percorso hanno intonato cori di protesta contro il Governo alzando striscioni e sventolando qualche bandiera tricolore. Quando il corteo è arrivato all’altezza delle fontane Pilotti, ovvero prima dell’imbocco del ponte di Porta Maggiore, si è trovato di fronte agenti schierati e un mezzo della polizia di traverso in mezzo alla carreggiata per impedire il prosieguo del corteo sulla base delle indicazioni del questore in quanto vietato dalle normative anticovid e la manifestazione non era stata autorizzata. 

A quel punto, sempre con l’obiettivo di fermare i manifestanti, è stato sparato un lacrimogeno e a quel punto gli animi si sono ulteriormente accesi soprattutto tra i partecipanti al corteo.

Alla fine, dopo oltre un’ora dall’avvio del corteo, le richieste di qualcuno di poter concludere la manifestazione arrivando in centro sono rimaste inascoltate e i manifestanti, inferociti per l’utilizzo del lacrimogeno, se ne sono andati. Nel frattempo, per almeno un’ora, la città è rimasta divisa in due. I vigili urbani avevano dovuto disporre il divieto di transito da viale De Gasperi a Porta Maggiore e, allo stesso modo, anche nel senso opposto. 

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