Ascoli, morte Lettieri, a marzo ricorso alla Suprema corte. Lambru secondo la difesa non era consapevole della spedizione punitiva

Morte Lettieri, a marzo ricorso alla Suprema corte. Lambru secondo la difesa non era consapevole della spedizione punitiva
Morte Lettieri, a marzo ricorso alla Suprema corte. Lambru secondo la difesa non era consapevole della spedizione punitiva
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Sabato 24 Febbraio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11:28

ASCOLI È stata fissata per il prossimo 15 marzo l'udienza dinanzi alla prima sezione penale della Suprema corte di Cassazione che dovrà pronunciarsi in ordine al ricorso presentato da Petre Lambru per impugnare la sentenza della corte d'assise d'appello di Ancona che il 14 giugno dello scorso anno ha confermato la condanna a 14 anni di reclusione per l'omicidio di Franco Lettieri, l'ex collaboratore di giustizio ucciso la sera del 15 gennaio del 2021 tra via dei Soderini e via Flavia Guiderocchi, in pieno centro ad Ascoli.

La tesi difensiva

L'uomo, attualmente detenuto presso la casa circondariale di Ancona, ha nominato quale nuovo difensore per la fase di legittimità l'avvocato Umberto Gramenzi.

Dinanzi ai giudici della Suprema corte si sosterrà essenzialmente l'assunto che il reato di omicidio commesso è stato più grave di quello che Petre Lambru voleva realmente commettere, ovvero quello di lesioni personali. Secondo quanto sostenuto dal diefensore nel ricorso, sotto il profilo giuridico «se il reato commesso è più grave di quello voluto, la pena è diminuita riguardo al reato meno grave». Non risulta provata, infatti, la consapevolezza di Lambru di partecipare unitamente al nipote ad una spedizione punitiva insieme con il nipote minorenne e soprattutto del possesso del coltello da parte del nipote.

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