Test rapidi, esordio col botto: positivi al Covid 17 studenti. Il liceo Mazzocchi non riaprirà i cancelli, professori e alunni contagiati anche al liceo classico

Test rapidi, esordio col botto: positivi al Covid 17 studenti. Il liceo Mazzocchi non riaprirà i cancelli, professori e alunni contagiati anche al liceo classico
Test rapidi, esordio col botto: positivi al Covid 17 studenti. ​Il liceo Mazzocchi non riaprirà i cancelli, professori e alunni contagiati anche al liceo classico
di Mario Paci
4 Minuti di Lettura
Domenica 11 Ottobre 2020, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 08:53

ASCOLI - L’esecuzione dei primi test rapidi nelle scuole ha purtroppo dato risultati preoccupanti. Ben diciassette studenti, infatti, sono risultati positivi in attesa ora del tampone confermativo. Per precauzione, intanto, il preside del liceo biologico Mazzocchi ha decretato la proroga della didattica a distanza (l’istituto doveva riaprire domani) mentre si sta valutando se riaprire i portoni, venerdì prossimo come anticipato dalla preside Nadia Latini, dei licei scientifico Orsini e artistico Licini. Si dovranno sottoporre a tampone dopo il test rapido cinque professori e otto studenti del liceo classico.

LEGGI ANCHE:

«Bentornato nonno»: festa grande per Paolo che ha sconfitto il Covid dopo duecento giorni di ospedale

E’ stato consigliato a un’intera classe di non andare a scuola domani in attesa dell’esito del tampone. In compenso domani riaprirà l’asilo nido Zerotre alle Tofare dopo che le operatrici si sono negativizzate al virus. E un’altra buona notizia è che l’ultimo paziente ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto è migliorato ed è stato trasferito nel reparto di malattie infettive di Fermo. È leggermente salito il numero degli isolamenti domiciliari (717). Numerosi i tamponi processari ma purtroppo iniziano a scarseggiare i reagenti.

E purtroppo il Coronavirus ha contagiato anche due agenti della polizia locale di San Benedetto e di Ascoli.

In Riviera sono subito scattate le misure di sicurezza che hanno comportato la chiusura della caserma e la sanificazione dei locali. Il comando della polizia municipale di San Benedetto riaprirà domani mentre oggi tutte le funzioni saranno assorbite dagli agenti della sede distaccata di Porto d’Ascoli. Ad Ascoli la positività al tampone di un vigile urbano è emersa solo nella tarda serata. La caserma rimarrà chiusa per la sanificazione mentre resteranno in funzione la centrale operativa e una pattuglia esterna. Positivo al tampone anche un dipendente del Comune di Roccafluvione.

Domani il municipio resterà chiuso mentre il sindaco Leoni e tutti i dipendenti sono stati collocati in isolamento domiciliare. Intanto l’amministrazione comunale di Grottammare ha fatto il punto sull’emergenza sanitaria per organizzare le attività di controllo e di sensibilizzazione, alla luce dei nuovi provvedimenti adottati dal Governo. Alla riunione hanno partecipato, oltre al sindaco Enrico Piergallini e il consigliere delegato alla sicurezza locale Bruno Talamonti, la coordinatrice del gruppo comunale di protezione civile Cristiana Paoletti, il corpo di polizia municipale rappresentato da Ida Sciarra e il comandante della stazione dei carabinieri, Domenico Princigalli. Proprio ieri abbiamo iniziato i controlli e le attività di informazione - dichiarano gli amministratori - e abbiamo organizzato alcune squadre che sono state e saranno presenti nelle zone più frequentate di Grottammare, per verificare l’uso delle mascherine. In questi primi giorni cercheremo di evitare atteggiamenti sanzionatori: ci auguriamo infatti che ciascuna persona sia così responsabile da adottare il giusto comportamento in maniera autonoma».

La situazione che è emersa dai primi controlli è piuttosto positiva. La maggior parte dei cittadini sembra aver già compreso l’importanza di questo nuovo provvedimento. Non sono state molte, infatti, le situazioni in cui i volontari e i vigili urbani sono stati costretti ad intervenire, fornendo in alcuni casi mascherine a chi ne era sprovvisto.

No c’è solo il Covid a occupare l’agenda della direzione generale dell’Area vasta 5. È stata infatti autorizzata l’esecuzione dello studio clinico “Trineg-All” proposto dal primario Piero Galieni, in collaborazione con l’istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori, da effettuare presso il reparto di ematologia dell’ospedale Mazzoni. Lo studio terminerà nel mese di Ottobre 2022. Lo sperimentatore principale è Piero Galieni coadiuvato dal medico Catia Bigazzi e dal Stefano Angelini (collaboratore tecnico statistico). Saranno arruolati sei pazienti; l’impegno è quantizzato in due ore mensili per il personale coinvolto, svolte al di fuori dell’orario di servizio, Non è previsto alcun compenso per gli sperimentatori, né alcun costo a carico dell’Area vasta. Il comitato etico regionale ha già proceduto, a esprimere parere favorevole.

© RIPRODUZIONE RISERVATA