Ascoli, i soldi della Tasi
per il sociale e la sicurezza

Ascoli, i soldi della Tasi per il sociale e la sicurezza
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Sabato 18 Luglio 2015, 19:49 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 08:44
ASCOLI - ​Dove finiranno i quasi 10 milioni che gli ascolani verseranno nel 2015 per la Tasi? Quali sono i famigerati servizi “indivisibili” che si andranno a coprire con l’esborso dell’imposta da parte dei cittadini? E con quali importi? La risposta c’è. Ed il maggiore stanziamento finirà nel capitolo di spesa riservato al sociale, con oltre 4 milioni, seguito dal settore “sicurezza e vigilanza” con oltre 1,8 milioni per la copertura dei costi. Ma entrando nel dettaglio, vediamo settore per settore quanto dell’imposta verrà distribuita per la copertura di queste spese: per l’illuminazione pubblica serviranno 321.518,48 euro, mentre per la manutenzione del verde pubblico si utilizzeranno 257.562,38 euro. Ben 571.687,55 euro saranno destinati alla manutenzione delle strade, così come ai servizi cimiteriali andranno 235.721,12 euro e, come detto, alla pubblica sicurezza e vigilanza addirittura 1.813.231,27 euro (escluse spese finanziate con proventi violazioni del codice della strada).

Ma a fare la parte del leone, come prevedibile, saranno i servizi socio-assistenziali con una somma pari a 4.716.791,32 euro. Al servizio di protezione civile finiranno 136.920,52 euro, mentre all’urbanistica e gestione del territorio andranno 827.757,51 euro ed all’anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico finiranno 785.775,52 euro. Il tutto per un totale di 9.666.965,67.

Per quel che riguarda le aliquote, della tassa sui servizi indivisibili, meglio nota come Tasi, per quel che riguarda le abitazioni principali e relative pertinenze, l’aliquota è confermata al 2,50 per mille con possibile detrazione di 15 euro per ogni figlio convivente minore di 18 anni, oltre a 120 euro in caso di rendita catastale inferiore ai 300 euro tra abitazione e pertinenze o in caso di rendita tra i 300 i 500 euro, ma per famiglie con reddito Isee sotto i 10.000 euro. Aliquota al 2 per mille per abitazioni principali di pregio. Aliquota pari allo zero per unità immobiliare e relative pertinenze posseduta a titolo di proprietà o usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata, così come nessuna aliquota si deve pagare per unità immobiliari adibite a bed & breakfast.

Per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, invenduti e non locati al 2,50 per mille, così come per le abitazioni concesse in comodato gratuito a un parente in linea diretta di primo grado, a condizione che quest’ultimo vi abbia stabilito sia la propria dimora che la residenza anagrafica e non abbia altre unità immobiliari ad uso abitativo agibile nel Comune, escluse quelle acquisite a titolo di successione ereditaria a proprietà indivisa.

Infine, per le attività commerciali, artigianali e della piccola media impresa, esclusi i centri commerciali, l’aliquota è all’1 per mille, così come nel caso dei fabbricati rurali strumentali. Per le aree fabbricabili, aliquota all’1,80 per mille, così come per tutte le altre categorie. Per gli inquilini, la quota a carico è pari al 20 per cento dell’aliquota.
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