Morto il cardinale Sergio Sebastiani: esequie prima a Roma e poi ad Ascoli. Papa Francesco scrive al fratello: «Che dolore»

Ascoli, si è spento il cardinale Sergio Sebastiani: esequie prima a Roma e poi ad Ascoli
Ascoli, si è spento il cardinale Sergio Sebastiani: esequie prima a Roma e poi ad Ascoli
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Martedì 16 Gennaio 2024, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 20:10

MONTEMONACO - E' morto oggi a Roma il cardinale Sergio Sebastiani. Era nato a Montemonaco l'11 aprile 1931. Si formò prima al seminario vescovile di Ascoli poi in quello arvcivescovile di Fermo. Il 15 luglio 1956 fu ordinato sacerdote dall'arcivescovo di Fermo, Norberto Perini. Il 27 settembre 1976 fu nominato arcivescovo titolare di Cesarea di Mauritania e ricevette l'ordinazione episcopale il 30 ottobre 1976 Il 3 novembre 1997 venne nominato presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, incarico che gli è rimasto fino al 21 aprile 2008. E'  stato elevato al rango di cardinale da papa Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 febbraio 2001. Le Esequie si svolgeranno domani a Roma poi la salma del cardinale Sebastiani verrà trasferita ad Ascoli dove è prevista un'altra cerimonia. 

Il telegramma del Papa 

«Appresa la notizia della dipartita, dopo lunga malattia, del cardinale Sergio Sebastiani, esprimo le mie condoglianze a lei e ai congiunti, come pure l’arcidiocesi di Fermo di cui fu zelante sacerdote». È quanto si legge nel telegramma di cordoglio per la morte, avvenuta questa mattina, del card.

Sergio Sebastiani, presidente emerito della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, inviato da Papa Francesco al fratello, Luciano Sebastiani.

«Nella luce della fede – prosegue Papa Francesco – rendo grazie a Dio per la testimonianza del defunto porporato, che ha generosamente speso la sua vita al servizio del Vangelo e della Sede Apostolica, al fianco di tanti miei predecessori, che gli affidarono importanti responsabilità nella diplomazia vaticana, fino all’incarico di presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede. Nel ruolo di primo segretario generale del Comitato centrale per il Grande Giubileo dell’Anno Duemila – sottolinea i Papa – si dedicò specialmente alla fase preparatoria tracciata da San Giovanni Paolo II nella lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente. Elevo la mia preghiera per l’anima di questo servo buono e vigilante, affinché, accompagnato dalla Vergine Maria, sia accolto nel convito eterno del cielo e invio la mia benedizione a lei, alle suore che lo hanno amorevolmente assistito e a quanti condividono il dolore per la sua scomparsa».

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