Tariffe, nelle mense evasi 106mila euro adesso l'Arengo passa all’incasso

Il Comune di Ascoli
Il Comune di Ascoli
di Luca Marcolini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Marzo 2021, 06:05

ASCOLI - Pur avendo redditi importanti e trovandosi in buone situazioni economiche, per qualche anno non hanno pagato i buoni per le mense scolastiche, o magari il servizio scuolabus o le rette dell’asilo nido. Adesso, però, per abbattere i costi molto onerosi dei servizi – in particolare quello delle mense che ha costi totali di oltre 2,2 milioni per 2 anni - e mantenere, quindi, in equilibrio le tariffe per tutti gli alunni, l’Arengo ha deciso di avviare nuovamente un’azione di recupero coattivo di quelle somme non pagate da questi nuclei familiari (nella maggior parte dei casi senza problemi economici), relative al periodo dal 2017 al 2020.

Una strategia che l’amministrazione comunale intende attuare per recuperare gradualmente una somma che si aggira intorno ai 106mila euro, con 153 posizioni debitorie. Quindi, con una media di circa 700 euro di debito a famiglia tra quelle che hanno omesso di pagare i servizi nel corso degli ultimi anni.
Nell’ambito del programma per la spending review dell’Arengo per il 2021, tra gli obiettivi per abbattere le spese per i servizi collegati a scuole e asili figura proprio il recupero dei crediti nei confronti di numerose famiglie che non hanno mai pagato tutto il dovuto negli ultimi 3 anni. E il riferimento è al pagamento dei buoni per le mense scolastiche, del servizio scuolabus e delle rette degli asili nido. In tal senso, oltre a ricorrere alla società Abaco, incaricata per la riscossione di tali crediti, l’ente ha deciso anche di affiancare anche un’attività di recupero in autonomia, al fine di raggiungere prima possibile l’obiettivo. Si tratta, come detto, di somme da recuperare che si aggirano attualmente intorno ai 106mila euro, con un elenco di 153 posizioni debitorie, per una media di circa 700 euro a debitore.


Il riferimento è relativo a crediti esigibili relativi ai servizi di refezione scolastica, asili nido e trasporto scolastico con riferimento agli anni scolastici 2017-2018, 2018-2019 e 2019/2020.

Il recupero delle somme, come detto, riguarda in particolare famiglie benestanti - e comunque senza problemi economici - che, quindi, avrebbero dovuto pagare le tariffe senza riduzioni o agevolazioni, essendo le stesse calcolate sulla base del reddito Isee. Mentre invece, per le difficoltà di pagamento dei servizi, l’Arengo aveva concesso dilazioni e rateizzazioni alle famiglie con redditi più bassi e quindi con motivate difficoltà nei pagamenti.


Dal punto di vista operativo e della tempistica, in questo inizio del 2021 è stata avviata innanzitutto una puntuale verifica con possibile aggiornamento della situazione debitoria delle famiglie per gli iscritti ai servizi al termine dell’anno scolastico 2019-2020. Con la seconda fase che prevede, entro marzo, l’invio delle lettere di sollecito di pagamento ai soggetti debitori in relazione proprio allo scorso anno. Ad aprile, invece, si procederà con l’ulteriore verifica sulla situazione debitoria delle famiglie degli iscritti ai servizi comunali al termine degli anni scolastici 2017-2018 e 2018-2019. Da maggio, infine, si procederà con l’iscrizione a ruolo delle varie posizioni debitori con l’invio all’Agenzia delle entrate dei debiti non saldati negli anni scolastici dal 2017 al 2019.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA