Manca AstraZeneca e tante persone devono tornare a casa senza seconda dose: fioccano le polemiche

Manca AstraZeneca e tante persone devono tornare a casa: fioccano le polemiche
Manca AstraZeneca e tante persone devono tornare a casa: fioccano le polemiche
di Nino Orrea
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Mercoledì 2 Giugno 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 22:29

ASCOLI  - E’ proprio il caso di dire: ci risiamo. La campagna vaccinale in Area Vasta 5 ha subito nelle ultime ore un brusco stop sempre per lo stesso motivo che va avanti da mesi: la mancanza dei vaccini. Abbiamo già scritto della carenza di dosi di Astrazeneca, circostanza che ha comportato il rinvio dei richiami per moltissime persone, mentre solo nel tardo pomeriggio di ieri, con l’arrivo di alcune scorte, è ripresa la vaccinazione con i vaccini Pfizer e Johnson. Va, però, considerato che le dosi inviate ieri sono ridotte e molte sono state accantonate, almeno per quanto riguarda Pfizer, per i richiami. 

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Si conta, secondo il Distretto di Ascoli, che più di un centinaio di persone, che dovevano ricevere la seconda dose di Astrazeneca, sono state rispedite a casa e saranno richiamate non appena arriveranno dosi del vaccino, che si prevedono non prima di domani.

Da qui le proteste di molti cittadini, avvisati per sms solo la sera prima dell’appuntamento e che ha determinato un durissimo intervento del vice capogruppo del Pd in Regione, Anna Casini.

«Dalle lamentele – scrive la Casini - che ho ricevuto questa mattina (ieri per chi legge, ndr), evidentemente c’è stato l’ennesimo caos nei punti vaccinali nell’Area Vasta 5. Sono giorni che dai giornali apprendo che sono terminate le dosi di vaccino Astrazeneca e quindi presumo che ne fossero a conoscenza anche i vertici dell’Area Vasta 5, Quest’ultimi però hanno deciso di avvisare solo nella tarda serata di ieri i cittadini, che avrebbero dovuto fare il richiamo questa mattina, mediante sms (senza verifica di ricezione) non tenendo conto che gli SMS non sempre vengono letti dai soggetti più anziani e che molti di loro devono essere accompagnati da familiari, che lavorano e che hanno necessità di organizzarsi per tempo».

Ma la Casini aggiunge altro: «Sembrerebbe inoltre che in altre aree della regione Marche le dosi per i richiami di Astrazeneca ci siano. Sarebbe utile mettere maggiore cura nell’organizzazione dei servizi perché il vaccino è un diritto e tutti i cittadini devono essere messi nelle migliori condizioni per poterlo ricevere, cosa che evidentemente spesso non accade. Anche chi lavora al fronte ai punti vaccinali, spesso come volontario, non deve essere lasciato da solo a porre rimedio ai buchi creati dalla dirigenza per mancanza di strategia e ad affrontare i cittadini arrabbiati o peggio smarriti». 


Quello che al momento preoccupa maggiormente è la mancanza delle dosi di Astrazeneca e, questo, perché sono ancora in molti che non hanno aderito alla campagna vaccinale. Secondo stime del Distretto di Ascoli per gli over 80, vaccinati in gran parte con il vaccino Pfizer, si è abbondantemente superata la soglia del 90%, attestandosi al 92% per gli over 70 le percentuali, seppure più contenute, risultano soddisfacenti con un tasso di adesione che oscilla tra il 75% e l’80%.

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