Il coronavirus fa altre vittime: muore anche un ex dirigente d’azienda

Il Coronavirus fa altre vittime: muore anche un ex dirigente d’azienda
Il Coronavirus fa altre vittime: muore anche un ex dirigente d’azienda
di Mario Paci
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Lunedì 9 Novembre 2020, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 09:02

ASCOLI  - Il Covid ha mietuto altre due vittime: un ascolano di 81 anni ricoverato nella Rsa Galantara di Pesaro e Alessandro Massoni, 81 anni, deceduto all’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto. Quest’ultimo, padre di tre figli, era particolarmente conosciuto per essere stato un apprezzato dirigente d’azienda della Ykk Mediterraneo, fratello del noto avvocato Francesco. È la 42esima vittima dell’inizio della pandemia. Sono stati 52 ieri i tamponi positivi mentre 2.285 persone sono in isolamento domiciliare nel Piceno.

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L’Area vasta, oltre ai posti letto per malati Covid, inizia d accusare carenze anche per quanto riguarda la terapia intensiva. I posti letto a San Benedetto sono esauriti mentre si sta cercando di portare da 8 a 13 quelli in sub intensiva anche se non basteranno. La riprova è che da sabato c’è anche un paziente grave ricoverato provvisoriamente in una sala operatoria del Mazzoni che ha la pressione negativa a differenza del reparto di rianimazione dove sono assistiti i malati No Covid. Intanto Guido Bianchini della Uil lancia l’allarme: «A rischio gli infermieri delle Rsa e case di riposo. Nelle Marche c’è una forte richiesta di infermieri per la sanità pubblica. Questo potrebbe produrre una fuga del personale dalle Rsa e case di riposo verso la sanità pubblica, con contratti di lavoro e diritti maggiori, con effetti dirompenti per queste strutture dove sono collocati anziani e malati non autosufficienti».

Già da oggi, al massimo domani, dovrebbero essere riconvertiti i 32 posti letto della Rsa di Ripatransone mentre i degenti del reparto di medicina di San Benedetto saranno probabilmente trasferiti nella clinica San Marco per liberare posti letto per malati Covid (una trentina). Intanto arriva una buona notizia per gli oncologici. Anche a seguito delle vibrate proteste del sindaco Pasqualino Piunti, il direttore generale dell’Area vasta, Cesare Milani, ha scongiurato il trasferimento del reparto di oncologia del Madonna del Soccorso all’ospedale Mazzoni. Il reparto verrà trasferito, per motivi di sicurezza con un percorso pulito, ma solo in un altro piano del nosocomio della Riviera. In compenso ai medici Covid andrà un riconoscimento in denaro. 

Chi soffre di sclerodermia però è preoccupato per la riconversione del reparto di medicina. «Il motivo è molto semplice - afferma Daniela Lattanzi - per noi è indispensabile che l’ambulatorio continui a garantire terapie e supporto medico. Visto che le nostre terapie avrebbero necessità di un regime di ricovero di 3/4 giorni e,considerando che non è sempre facile per un reparto come la Medicina (già primo reparto di riferimento per il pronto soccorso) poter garantire un posto letto, circa un anno fa è stato presentato un progetto Day Hospital con medico e infermiere dedicato. Ad oggi però, nonostante le promesse, non è stato dato corso alla realizzazione del progetto che sarebbe stato risolutivo per la nostra situazione. Il Day Hospital, infatti, è ormai una realtà adottata in quasi tutti gli ospedali d’Italia e sarebbe la soluzione per poter garantire terapie regolari anche in un momento di emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando. Quello che vogliamo dire - con assoluto rispetto per il dolore di chi è malato e sta soffrendo o per chi è deceduto a causa del Covid-19 - è che non si muore solo di Covid!Purtroppo si muore e si soffre ancora anche a causa di altre malattie che nessuna mascherina o lockdown potranno fermare. Chiediamo solo di non essere dimenticate!».

Va incontro alla denuncia penale l’escursionista ascolano risultato poi positivo che si era allontanato da casa per andare a scalare a Colle San Marco.

Ricoverato al Mazzoni dopo l’infortunio, ora i soccorritori dovranno sottoporsi al tampone sperando che non si siano infettati. Nessun contagio, invece, alla scuola media di Comunanza: i 130 tamponi rapidi effettuati a ragazzi, insegnanti e bidelle sono risultati negativi. Due ragazzi, per scelta familiare, non hanno fatto il tampone ma rimarranno a casa per l’intera settimana sempre per scelta dei genitori. Oggi quindi è previsto il ritorno in classe così come per una parte delle classi della scuola Pertini dopo la sanificazione del plesso. 

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